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 2010  dicembre 07 Martedì calendario

FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE “GATTEGNA

RENZO”

2007
[L’uscita del libro di Ariel Toaff dal contenuto sconvolgente] Contro la tesi di Toaff è giunta ieri una presa di posizione molto netta degli esponenti religiosi israeliti: «Non è mai esistita nella tradizione ebraica – si legge nel comunicato – alcuna prescrizione né alcuna consuetudine che consenta di utilizzare sangue umano ritualmente. Questo uso è anzi considerato con orrore». Parole sottoscritte da firme della massima autorevolezza: il presidente dell’Assemblea dei rabbini d’Italia, Giuseppe Laras, il presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane, Renzo Gattegna, e tutti i rabbini capi, [...]
Fonte: Antonio Carioti, Corriere della Sera 7/02/2007

[...]Anche Elio Toaff si è associato alla dura condanna del libro di suo figlio («Non sono affatto d’accordo con lui, anzi sono assolutamente contrario»), pronunciata in un comunicato dal presidente dell’Assemblea dei rabbini d’Italia, Giuseppe Laras, dal presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane, Renzo Gattegna, e da tutti i rabbini capi (compreso il successore di Toaff a Roma, Riccardo Di Segni).
Fonte: Aldo Cazzullo, Corriere della Sera 8/02/2007

Le associazioni Italia-Israele a congresso da ieri a Milano. I lavori della federazione, che riunisce oltre 50 gruppi, sono stati aperti dal presidente uscente , l’editore Andrea Jarach. Oggi interverranno la parlamentare europea Lilli Gruber, le autorità locali e il presidente dell’Unione delle comunità ebraiche d’Italia, Renzo Gattegna. Domani verrà eletto il nuovo consiglio direttivo e il nuovo presidente.
Fonte: frammenti, scheda n°127955

[Vittoriano. Mostra sul campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau]
[...] Alla presentazione Itzhak Palin ha ricordato i propri genitori, sopravvissuti di Auschwitz. Proprio perché il mondo in cui erano vissuti non c’era più, dopo essersi stabiliti in Francia avevano deciso di farlo nascere in Israele: ”Un posto dove gli ebrei potessero sentirsi in casa”. Però, come ha ricordato il presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane Renzo Gattegna, Auschwitz all’inizio fu aperto non per gli ebrei ma per i polacchi: esponenti delle classi dirigenti, intellettuali, resistenti, e molti religiosi. [...]
Fonte: Maurizio Stefanini, Il Foglio 29/01/2010