Luca Ricolfi, Panorama 9/12/2010 (uscita 9/12), 9 dicembre 2010
NON TUTTA LA TECNOLOGIA SIGNIFICA SOCIETA’ AVANZATA: I PAESI PIU’ SVILUPPATI PRIVILEGIANO IL PC, GRECIA E ITALIA PREFERISCONO IL TELEFONINO
Da una decina d’anni la tecnologia è diventata la nostra grande passione. Le nostre case, le nostre auto, le nostre tasche sono state invase da televisori, schermi ultrapiatti, fotocamere digitali, lettori di musica, cellulari, personal computer, stampanti, fotocopiatrici, scanner, notebook, laptop, tablet, ebook, iPod, iPhone, iPad. E poi cuffie, auricolari, dischetti, flash memory, trasformatori, caricabatteria, puntatori laser. Persino per Natale è sempre più di moda regalare tecnologia: tanto ce n’è per tutte le tasche, dal telefonino che costa 20 euro al notebook che ne costa 2 mila. E ci sentiamo tutti molto moderni, ben equipaggiati, tecnologicamente avanzati. Non ricordo più bene dove ho sentito un ragazzo per strada vantarsi di avere «3 mila euro di tecnologia addosso».
Non dobbiamo pensare che capiti solo a noi. È così un po’ in tutto il mondo sviluppato e, sempre di più, anche al di fuori di esso: il numero di telefonini e di collegamenti intenet è in vertiginoso aumento anche nei paesi che, fino a qualche anno fa, consideravamo arretrati, come Cina, India, Brasile.
E tuttavia sarebbe un errore credere che le tecnologie si sviluppino secondo percorsi simili in tutti i paesi, o anche solo in quelli avanzati. Siamo portati a pensarlo perché vediamo i mille doni della tecnologia come un tutto unico, una sorta di moderno bengodi elettronico-telematico. Ma non è così.
Anche se la varie tecnologie tendono oggi a convergere, la sorgente di tutto sta in due oggetti radicalmente diversi: il computer, originariamente nato per il calcolo scientifico e amministrativo, e poi evoluto, grazie a intenet, in strumento di gestione dell’informazione e della conoscenza; e il cellulare, nato per ampliare le possibilità di comunicazione e di interazione. Ed è proprio rispetto a queste due radici distinte, computer e telefonino, conoscenza e comunicazione, che i vari paesi hanno imboccato strade diverse Ci sono paesi in cui si è affermata una dieta tecnologica dominata dal computer: è il caso dei paesi scandinavi, della Germania, del Giappone. E ci sono paesi in cui si è affermata una dieta tecnologica dominata dal telefonino: è il caso dei paesi mediterranei, Grecia, Spagna, Portogallo e Italia, con i1 nostro Paese a guidare la graduatoria mondiale (quasi due cellulari per abitante). Per farci un’idea dello «stile» tecnologico di ogni paese, possiamo mettere in rapporto due indici: il numero di telefonini per abitante e la percentuale di famiglie dotate di un computer con collegamento internet. L’indice è basso se il paese predilige il computer e snobba il telefonino, è alto se predilige il telefonino e snobba il computer. I paesi più avanzati, come Stati Uniti, Giappone, Svezia, Norvegia, Germania hanno uno stile tecnologico che preferisce il computer, i paesi più arretrati, Grecia e Italia in testa, hanno uno stile tecnologico che preferisce il telefonino. Forse, a ben pensare, non dovremmo essere cosi fieri di tutta la tecnologia che ci portiamo addosso.