Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2010  dicembre 02 Giovedì calendario

Bazell Josh

• Scrittore • «[...] È stato un caso letterario, negli Stati Uniti [...] Vedi di non morire, di Josh Bazell, [...] (Beat the Reaper il titolo originale, frase idiomatica americana che suona all’incirca come “Buggera la Morte”), e se ne è parlato citando una quantità impressionante di modelli da cui sembra derivare. In effetti è quella la strada più comoda per rendere l’idea – tipo: prendere Elmore Leonard e mischiarlo con Dashiell Hammett, Raymond Chandler, Rex Stout e Chuck Palahniuk, il risultato incrociarlo con Quentin Tarantino, Martin Scorsese e Francis Ford Coppola, il risultato incrociarlo con ER, i Soprano e Dr. House e, infine, immergere l’emulsione in un robusto Bloody Mary… Ma c’è una storia, ovviamente, e soprattutto c’è un protagonista, di cui occorre dar conto: Peter Brown, medico del “peggior ospedale di New York” (il Manhattan Catholic, naturalmente inventato), viene da un violento passato di sicario di mafia e da un brusco passaggio nel programma di protezione federale che gli è valso la laurea in medicina ma anche la condanna a morte da parte della famiglia che ha tradito. Durante la frenetica giornata da internista viene riconosciuto da un picciotto, malato terminale di cancro, ricoverato per un disperato intervento di eviscerazione, e da questi inchiodato con una telefonata a un amico: se morirà, l’amico rivelerà alla mafia la sua scoperta; se no no. Altro, di questo ramo della storia, non va raccontato. [...]» (Sandro Veronesi, “la Repubblica” 18/6/2009).