Marco Belpoliti, La Stampa 15/11/2010, pagina 33, 15 novembre 2010
Al pollice l’anello del cambiamento - Da qualche tempo i ragazzi e le ragazze portano un anello infilato nel pollice
Al pollice l’anello del cambiamento - Da qualche tempo i ragazzi e le ragazze portano un anello infilato nel pollice. Non nel medio o nell’anulare, com’è consueto, ma piuttosto nel pollice o, in alternativa, nell’anulare, dita che di solito ne sono prive, almeno in Occidente. C’è chi di anelli ne porta tre, chi due e chi uno solo. In particolare, molte ragazze indossano un anello di metallo grigio, sovente d’argento, al pollice della mano sinistra, o in quella destra. Perché? Come si è diffusa questa consuetudine? Circola la voce che si tratti di una moda presente nel mondo omosessuale. In alcuni siti si discetta se la ragazza che lo porta nel dito grosso della mano sinistra sia lesbica, oppure no. Com’è capitato per molte mode, dapprima compaiono nella comunità gay, poi si diffondono tra tutti, senza distinzioni. Così il pollice inanellato non significherebbe più nulla, almeno sul piano della preferenza sessuale. O invece no. Un significato recondito c’è sempre, soprattutto se la moda si propaga con grande velocità e in modo pervasivo. L’anello in generale, come la cintura, è un segno di alleanza, un voto fatto a un gruppo, a una comunità, oppure a un dio. Veicola il segno di un’associazione, come è nello scambio degli anelli matrimoniali. Nel cristianesimo è simbolo di fedeltà. L’anello è un dono, come la cintura nel mondo classico. Ci sono molte leggende e miti legati all’anello: re Salomone, cui deve la sua sapienza; Gige, di cui racconta Platone, per cui è un simbolo spirituale. Si dice che l’anello al pollice sia quello di Poseidone, divinità indipendente. Ma c’è anche un altro significato, non troppo recondito che riguarda il pollice stesso. I dizionari di simbologia lo definiscono un simbolo fallico: rappresenta la forza creatrice; è lui che conferirebbe alle altre dita della mano, alla mano intera, la sua potenza di presa. Il celebre pollice oppositivo, di cui parlano anche i paleontologi e gli evoluzionisti, proprio dell’uomo. Forse il significato, non troppo inconscio, che spinge tante ragazze a indossare un anello d’argento d’ampio spessore al pollice, è un modo per marcare il cambiamento in corso nel rapporto tra le giovani donne e i giovani uomini; è l’emergere di una volontà femminile. E poiché l’anello al dito grosso è ora unisex, indica un altro passaggio verso quella mescolanza dei generi che nei simboli e nei segni è oramai cosa di tutti i giorni. Un non-anello-al-dito. Sarà davvero così?