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 2010  ottobre 27 Mercoledì calendario

E COSTRUIRE VERDE SI SCOPRE ANCHE BELLO

L´edilizia potrebbe avere un ruolo importante in Italia nella riduzione delle emissioni inquinanti e nel consumo di energia da fonti fossili. Il 30 per cento degli edifici in Italia - secondo il rapporto Saienergia 2010 realizzato dal Cresme - è stato costruito prima della seconda guerra mondiale, il 66 per cento tra il 1945 e il 2000. Nel 22 per cento dei casi si tratta di palazzi in pessimo o mediocre stato di conservazione. «Una loro riqualificazione contribuirebbe all´aumento dell´efficienza energetica del Paese, alla riduzione della produzione di anidride carbonica, nel rispetto degli obiettivi del protocollo di Kyoto» dice Francesco Toso, direttore del centro ricerche del Cresme. «Solo puntando sul nuovo non si potrà raggiungere l´obiettivo. Occorre lavorare anche sul costruito, con le cosiddette finestre di opportunità alle famiglie, ossia incentivando la riqualificazione, che va dalla sostituzione degli infissi all´intervento sull´involucro».
Il nuovo piano di incentivi del 55 per cento per chi efficienta la propria casa deve ancora essere approvato. Il Cresme propone di apportare alcune modifiche al programma: da una parte correttivi per un pareggio delle casse dello Stato (pur mantenendo il beneficio per il Paese), dall´altra un diverso criterio di incentivazione che differenzi gli interventi strutturali da quelli piccoli, come la sostituzione degli infissi.
Proprio la sostituzione degli infissi ha assorbito buona parte degli incentivi per la riqualificazione energetica. Interventi che però non bastano a far diventare una casa ecosostenibile ma che evidenzia comunque una tendenza a voler ridurre i consumi e le dispersioni energetiche. «In Italia manca la cultura dell´ecosostenibilità, tipica invece dei Paesi del Nord Europa. Serve un progetto integrato che coinvolga non solo la singola abitazione ma l´intera comunità, a partire dall´amministrazione pubblica» spiega Valeria Tatano, architetto professore della facoltà di architettura all´università Iuav di Venezia, responsabile dell´organizzazione del catalogo delle novità Saie. «Le aziende dal canto loro hanno capito che in questo campo possono ricavarsi uno spazio in cui crescere. Oggi la ricerca è già matura e consolidata e questo è un bene. Ora si sta lavorando sulla conciliazione tra ecososteniblità e design. Le nuove tecnologie consentono di intervenire su prestazioni ed estetica, senza spendere di più. Così si può conciliare architettura e miglioramento delle prestazioni energetiche. Tra gli esempi, che vedremo anche in fiera, il tunnel solare Velux firmato Lovegrove che convoglia la luce solare e la porta nella stanza. Di per sé non è un prodotto nuovo ma lo diventa perché rieditato da un designer, per conciliare funzionalità ed estetica. La Pimar per esempio ha reinventato un sistema in pietra leccese per volte e pareti divisorie. Un´altra tendenza è l´uso innovativo di materiali tradizionali ma ecosostenibili. Nel campo dell´isolamento termico per esempio si è tornati al cappotto termico con mattoni di laterizio, adatti ai piani terra perché più resistenti del poliuretano espanso, riempiti con materiale isolante. Si preferiscono inoltre isolanti naturali come sughero e lana di vetro. L´offerta è ampia e la concorrezna agguerrita, per cui ognuno può trovare la sua risposta. Ma dobbiamo cambiare la testa dei costruttori per riuscire ad avvicinarci al modo di vivere di regioni come il Friburgo».
Quelli che sanno cogliere le nuove opportunità conquistano un vantaggio competitivo rispetto ai concorrenti. La crisi economica ha ridimensionato il mercato dell´edilizia, soprattutto quella tradizionale, del 20 per cento. accelerando un profondo cambiamento nei processi produttivi, polarizzando la domanda: da una parte la ricerca del low cost ; dall´altra una domanda alla ricerca di alta qualità e innovazione. «Per chi acquista oggi la performance energetica è fondamentale» spiega Lorenzo Bellicini, direttore tecnico del Cresme. «Perciò il comparto dell´energy tech insieme a quello delle riqualificazione, è quello che tiene in piedi il mercato delle costruzioni».