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 2010  ottobre 24 Domenica calendario

La Austen era riveduta e corretta da un maschio - Jane Austen, simbolo della narrativa preromantica inglese, non andava troppo d’accordo con la grammatica

La Austen era riveduta e corretta da un maschio - Jane Austen, simbolo della narrativa preromantica inglese, non andava troppo d’accordo con la grammatica. È uno dei grandi nomi del romanzo ingle­se in rosa ma la sua prosa elegan­te e i suoi personaggi dai senti­menti complessi non sono tutta farina del suo sacco. Accidenti agli studiosi che si trasformano in segugi; perché la professores­sa Kathryn Sutherland dell’Uni­versità di Oxford è andata a pe­scare i manoscritti originali del­le sue opere e ha scoperto un sac­co di errori di grammatica e una povertà di linguaggio che non si ritrova nei florilegi linguistici dei suoi romanzi. Ma il colpo di gra­zia all’orgoglio femminile arriva dal fatto che l’editor - colui che ha rimesso in sesto le bozze del­la Austen affinandone lo stile - è un uomo: il poeta e critico Wil­liam Gifford, che lavorava per John Murray, il secondo editore della Austen. Per documentare la «bomba» il Daily Telegraph di ieri ha pubblicato una pagina scritta a mano ed una stampata di Persuasione , il suo ultimo ro­manzo pubblicato postumo (la scrittrice è morta nel 1817), ope­ra complessa e satirica nel trat­teggiare le emozioni e i caratteri dei personaggi alle prese con il mondo che cambia e si evolve. È l’unico romanzo della Austen di cui è disponibile la prima bozza, ed è molto diversa stilisticamen­te da quella conosciuta da tutti. Certo la professoressa Suther­land non ha dato una bella im­magine della Austen, ma l’ha fat­to all’interno di uno studio dura­to tre anni in collaborazione con il King’s College London e la Bri­tish Library, da cui è venuto fuo­ri un sacco di materiale interes­sante che da domani il Tele­graph mette online. «Comparan­do il manoscritto e il libro ufficia­le - dice la Sutherland - si vede chiaramente che nel primo man­ca la d­elicata precisione delle de­scrizioni e dello stile il che vuol dire che qualcuno è intervenuto pesantemente. Gifford, che era un umanista noto per la sua pe­danteria, ha trasformato il lin­guaggio della Austen. La Austen d’altro canto ha rotto le regole della scrittura inglese, era più creativa di quanto abbiamo sem­pre pensato. Era più vicina allo stile di Virginia Woolf, molto più avanti del suo tempo». Infatti da domani sul sito del quotidiano troveremo lettere private, boz­ze, racconti dagli esordi all’in­compiuto Sanditon . Non ci sono documenti sulle sue opere più importanti, Ragione e sentimen­to (1811), Orgoglio e pregiudizio (1813) ed Emma (1816) perché gli originali sono andati distrut­ti, ma uscirà - e si preannuncia interessante - il raro Storia d’In­ghilterra. Di uno storico parzia­le, pieno di pregiudizi e ignoran­te , titolo quantomai appropriato dopo quel che è stato scoperto.