Riders n.34 Settembre 2010, 4 ottobre 2010
FRASI DI DUSTIN HOFFMAN
Attore «Ho deciso di diventare attore perché ero uno sfigato. Ho cominciato a recitare a 30 anni solo perché Warren Beatty stava scopando qualcuno ai Caraibi, e perché Robert Redford rifiutò Il laureato. Da bello, bravo e buono, ho voluto cambiare a 360 gradi, scegliendo la parte di Rizzo, perché brutto sporco e fetente».
No «Sono stato un grande stronzo a rifiutare Fellini, l’ho fatto perché non potevo recitare in italiano in presa diretta. Ero ossessionato dall’assoluta perfezione del ruolo, e in quegli anni sono stato un coglione perché ho rifiutato anche Bergman e Spielberg».
Equilibrio «Sono stato in terapia per anni perché non riuscivo a trovare il giusto equilibrio per bilanciare successo e libertà».
Dio «Invece di fare l’attore volevo diventare pianista jazz, perché suonando speravo si sedesse al mio fianco una ragazza. È stata mia moglie a tirarmi fuori dall’apatia perché un giorno, dopo avermi visto in poltrona con cardigan e pantofole, mi ha urlato e mi ha detto di andare a lavorare, visto che il mio ruolo era quello dell’attore e non di Dio».
Erba «Ho fumato ganja con Paul McCartney perché quando giravo Papillon non c’era niente altro da fare sull’isola. Erano gli anni Settanta, due tiri, boom, completamente rovinati. Parlavamo di Picasso. Lui in quei giorni ha scritto le famose liriche di Drink to me, drink to my health, you know I can’t drink anymore».
Figli di... «Amo l’Italia perché le vostre pause riprese durano tre ore e mezza. Un giorno verrò a vivere da voi perché sapete godere dell’amore. Perché avete cinghiale e tartufo. Perché i vostri figli sono i figli di Leonardo e di Michelangelo».
Lambretta «Odio la Vespa. Perché? Perché sono un Lambretta Man, dude».