Corriere della Sera 04/10/2010, 4 ottobre 2010
NODO COMMISSIONI QUATTRO IN BILICO PER I RIBELLI FINIANI —
Ancora una settimana e poi la maggioranza «a tre gambe» dovrà affrontare il giro di boa del rinnovo dei presidenti delle commissioni parlamentari. Alla Camera, tutti gli occhi sono puntati sulle poltrone dei finiani: Giulia Bongiorno (Giustizia) e Silvano Moffa (Lavoro). Tuttavia, se Futuro e Libertà votasse con l’opposizione, è il nocciolo duro della maggioranza (Pdl-Lega) che rischia di perdere la guida di alcune commissioni. Fli è l’ago della bilancia in I (Affari costituzionali) mentre in II (Giustizia) c’è una situazione di sostanziale parità se i finiani decidono di sostenere la Bongiorno contro un assalto di Pdl e Lega: in quel caso tutto dipende dal voto di Daniela Melchiorre (Liberal democratici). Alla commissione Esteri traballa la poltrona del leghista Stefano Stefani: Pdl e Lega hanno 21 voti mentre l’opposizione ne ha 22 e i finiani tre. Alla Difesa, Edmondo Cirielli (Pdl) ce la farà solo se sarà votato dal liberal democratico Italo Tanoni (che però insieme alla Melchiorre ha negato la fiducia al governo) e da Roberto Commercio dell’Mpa. Alle Finanze, Gianfranco Conte ha bisogno dei voti dei 4 finiani per essere rieletto. Alla Cultura, presieduta da Valentina Aprea, si prefigura un pareggio se Fli vota con l’opposizione.