Emanuele Perugini, Il Messaggero 3/10/2010, 3 ottobre 2010
CERN, LA RICERCA ITALIANA FA POKER
Camminare tra i cunicoli, i laboratori, le sale piene di computer del Centro per la ricerca nucleare (Cern) di Ginevra, sembra quasi di stare all’interno della Torre di Babele. Tante sono le lingue parlate dai ricercatori che da tutto il mondo vengono nella cittadina svizzera al confine con la Francia per studiare i misteri più nascosti delle origini dell’Universo. Eppure nonostante questa Babele c’è una lingua che si impone, l’italiano. Sono infatti tutti italiani i coordinatori dei più importanti esperimenti che si stanno effettuando nel Large Hadron Collider (Lhc) il gigantesco acceleratore di particelle che scorre a cavallo del confine tra Francia e Svizzera. Il poker italiano è stato effettuato pochi giorni fa quando Pierluigi Campana, dirigente di ricerca dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Frascati, è stato eletto al coordinamento internazionale (spokesperson) di Lhcb. Entrerà in carica a maggio 2011 prendendo il posto di Andrei Golutvin (ricercatore dell’Itep di Mosca e dell’Imperial College di Londra. Campana restera’ in carica per tre anni. Dopo Fabiola Gianotti (spokesperson di ATLAS), Guido Tonelli (Cms) e Paolo Giubellino (Alice) la fisica italiana coglie un altro riconoscimento al suo valore internazionale, confermandosi una delle piu’ importanti scuole del mondo. Pierluigi Campana è stato eletto dal Collaboration Board dell’esperimento composto dai rappresentanti dei 49 istituti di diversi paesi, che formano la collaborazione. Campana è nato nel 1957. Ha lavorato a lungo presso alcuni dei migliori centri di ricerca della fisica italiana. Come ai Laboratori Nazionali di Frascati, in esperimenti di ricerca del decadimento del protone nel tunnel del Monte Bianco, all’esperimento Macro nei Laboratori dell’Infn del Gran Sasso, dedicandosi in particolare allo sviluppo dei rivelatori di particelle. Al Cern di Ginevra ha lavorato all’esperimento Aleph al Lep (l’acceleratore di particelle “padre” dell’attuale Lhc). Eì stato coordinatore nazionale per l’Infn di Lhcb dal 2005 al 2009. Per Pieluigi Campana ci troviamo in «un momento magico di Lhcb che già alla luminosità attuale può cominciare a vedere nuova fisica, oltre che fare misurazioni più accurate della violazione di Cp (il fenomeno che ha prodotto l’asimmetria tra materia e antimateria)». L’esperimento Lhcb guarda i decadimenti rari dei mesoni B, contenenti quark b (o beauty) o anti-quark b, particelle prodotte in grande quantità nelle collisioni di alta energia dei protoni dei fasci di Lhc.
Insieme i quattro ricercatori italiani sono destinati a coordinare i progetti di ricerca più importanti nel campo della fisica. E già a pochi mesi dalla nomina hanno cominciato a portare a casa anche i primi, importanti risultati. E’ stato infatti il gruppo coordinato da Guido Tonelli, a vedere alcuni giorni fa quello che a tutti gli effetti sembra essere il brodo primordiale di particelle subatomiche che doveva esserci quando, oltre 14 miliardi di anni fa avvenne il Big Bang.
Per il momento si tratta ancora di una ipotesi, ma al Cern tutti sono molto eccitati dai risultati che sono stati osservati all’interno della gigantesca macchina. Quella del brodo primordiale del Big Bang è «solo una fra le cinque o sei ipotesi che stiamo esaminando - ha commentato Guido Tonelli, - in questo momento sarebbe assolutamente prematuro trarre delle conclusioni». Secondo Roberto Petronzio, presidente dell’Infn, la risposta definitiva richiederà ancora «qualche mese» ma la scoperta è il segnale che l’acceleratore «è ormai entrato in un’epoca in cui produce novità» e che la fisica stessa è entrata in un «territorio sconosciuto».
In attesa che i risultati degli esperimenti vengano confermati, dopodomani l’Accademia delle Scienze di Stoccolma dichiarerà i vincitori del Premio Nobel per la fisica nel 2010. Nell’anno della scomparsa di Nicola Cabibbo, uno dei fondatori della scuola di fisica romana e italiana, e visti i risultati fin qui ottenuti dai nostri ricercatori, non è escluso che il tanto prestigioso riconoscimento venga assegnato proprio a uno di loro.