Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2010  ottobre 03 Domenica calendario

VIDEO-CHOC IN USA: L’HAMBURGER È COME L’EROINA

La stanza è semibuia. Si in­travede un bambino di circa 4 anni che disegna seduto su una seggiola. Entra la mamma provvista di cucchiaio, siringa e bustina che apre lentamente. La polvere bianca è eroina. Lei la versa sul cucchiaino scalda­to dalla fiamma di un accendi­no. La telecamera ora si sposta sul bambino. La siringa con la dose si è trasformata in un pani­no con un hamburger che la mamma consegna al bambino per la merenda. Lui l’addenta voracemente. Stop. La scena provoca come minimo un groppo alla gola e qualche bri­vido. A peggiorare le cose, lo spot finale:«L’hamburger?Ero­ina. Non inietteresti mai a tuo figlio della spazzatura. Quindi perché gliela fai mangiare? In­terrompi le cattive abitudini».
In America sono arrivati a questo punto. Per contrastare il dilagante fenomeno dell’obe­si­tà infantile si inventano di tut­to. Anche i video choc. L’idea è stata della Texas Pediatric So­cie­ty e il filmato ha messo sotto­sopra la coscienza degli ameri­cani.
Che, nonostante gli appel­li, continuano a mangiare cibo spazzatura e continuano a in­grassare sempre più. Giovani grassi, adulti grassi con tutti i problemi sanitari a carico del­la società che questo compor­ta. L’ultimo sondaggio rivela che circa quattro bambini su dieci sono obesi. E nella fascia tra i due e 19 anni gli obesi statu­nitensi hanno superato il 32%. Una vera piaga sociale a cui l’Italia si sta avvicinando peri­colosamente. Il 24% dei nostri bambini dai sette ai nove anni è in sovrappeso, mentre il 12% è obeso.
Anche nel nostro paese servi­ranno video simili? «Ceramen­te l’obesità richiede uno choc per far scattare azioni serie e quel filmato vuole trasmettere ai genitori un segnale forte e de­ciso – spiega Margherita Caro­li, presidente dell’Eurpoean childhood obesity group. An­che se è un po’ forte, sono d’ac­cordo nella similitudine tra ci­bo spazzatura e eroina». Ma davvero un hamburger può es­sere velenoso? «Un conto è una bistecca servita a pranzo o a cena con insalata e pane fre­sco. Un conto è un panino unto con hamburger grasso e maga­ri accompagnato da patatine dato al bambino per meren­da ». Insomma, non ci siamo con l’alimentazione.Ma la col­pa di chi è? «Della famiglia in­nanzitutto. Determinate abitu­dini alimentari non sono detta­te dalla fame di cibo ma dalla fame di amore: al posto delle coccole si offre al bambino del cibo che non ha nulla a che ve­dere con le sue richieste reali. È un amore mordi e fuggi». Fin qui genitori e nonni che offro­no cioccolato e patatine al po­sto di un gioco o di un libro da leggere insieme. Poi ci sono gli spot pubblicitari che fanno il re­sto. «L’affetto viene dimostra­to attraverso l’offerta di deter­minati fuori pasto – spiega l’esperta - che fanno crescere alti, biondi e con gli occhi az­zurri. In realtà non c’è nulla di peggio delle merendine da of­frire ai propri figli. Meglio un dolce fatto in casa, ma ogni tan­to. E a pomeriggio, pane con pomodoro, oppure con olio e limone. E tanta frutta».
AI BAMBINI Anche qui da noi genitori e nonni danno cibo invece di affetto e attenzione