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 2010  ottobre 02 Sabato calendario

L’AMERICA IN ABRUZZO

La collina di ulivi è tutta un tornante. Quando fai la curva a sinistra vedi in alto il castello svevo e il campanile di Sant’Eustachio; quando fai la curva a destra ti trovi davanti le torri del vento che girano con pale bianche, appunti-te.

Silenziosissime, dicono gli abitanti di Tocco da Casauria, 2700 anime e una storia che dall’anno del Signore 872 continua a riservare sorprese. Tra il Monte Morrone e le Gole di Popoli, sopra i canyon scavati dal fiume Pescara e col massiccio della Maiella proprio in fronte, c’è poco da spaventarsi davanti alle novità. L’ultima è arrivata il 28 settembre: un articolone del New York Times in cui si magnifica la bellezza e l’intelligenza di un paesino antico perfettamente calato nel futuro.

E uno si aspetta che il sindaco se ne vada in giro col giornale sottobraccio per mostrare ai con-cittadini cos’è riuscito a fare, proprio in un posto che vive di relazioni affettive fortissime con Stati Uniti, Australia e tutti i Paesi in cui i toccolesi hanno dovuto emigrare fino agli anni Settanta. “Il sindaco Riziero Zaccagnini è in vacanza questa settimana”, spiegano al Comune. Allora vada per il vicesindaco, Luca Gertoli: “Siete i benvenuti, però oggi ho troppo da fare: c’è l’assessore alla cultura”. Non un ripiego, ma un vero protagonista del new deal partito nel 2007: “Eravamo un gruppo di giovani appassionati di politica – spiega Fausto Bruno scalando gradini in pietra e scorci di panorama mozzafiato –. Ci siamo messi insieme con una lista civica e abbiamo vinto bene, adesso cerchiamo di portare avanti una serie di impegni: ambiente, turismo, cultura, servizi sociali”.

Anomalia al potere

ma funziona

UN GOVERNO sperimentale che fa impallidire il siculo Lombardo: sindaco di Rifondazione comunista, sostegno del Pdl, all’opposizione i “vecchi” del Pd. Conrisultatiche,perora,convincono tutti. I due impianti eolici, con quattro pale, rendono ogni anno circa 200 mila euro di energia venduta, e un bel risparmio sulle bollette di casa. Ma non sono brutte le turbine? “Per niente. Anzi, mi mancherebbero se non ci fossero”, spiega Lucilla, mamma e insegnante che ha studiato all’estero ma poi è tornata a casa. “Qui si sta bene – dice –. Ci sono le radici, e una bella vita di comunità. Non è un posto dove tutti stanno chiusi in casa”. Conferma Francesco,11anni:“Incittàmica potrei andarmene in giro da solo come qua. E poi l’energia pulita è importante”. Al Caffè Italia il pomeriggio è un via vai di ragazzi, mentre gli anziani giocano a carte. Ma in molti hanno seguito il corso di informatica over 60 organizzato dal Comune. Tutto il paese è cablato e c’è la linea adsl. “Io il computer non ce l’ho, però secondo me questa giunta sta lavorando bene – dice Cristina da dietro il bancone –. Ho una figlia disabile, i servizi sociali la portano a fare terapia a Popoli tre volte la settimana”.

Bastano i 200 mila euro a fare tutto? “Eh sì, magari!” sorride l’assessore Bruno. Che racconta gli sforzi del suo ufficio: “La scorsa estate abbiamo allestito 32 manifestazioni, un po’ di tutto: dai concerti jazz alla notte bianca fino all’incontro con Dan Fante, figlio dello scrittore John che è originario di queste terre e ha parlato così bene delle cose in cui crediamo anche noi. Il lavoro, le chiacchiere davanti a un bicchiere di vino, la cucina saporita con l’olio buono. Lo sa che qui abbiamo un cultivar autoctono? Si chiama oliva toccolana, davvero. E poi c’è il Centerba, liquore tosto ma squisito. Guardi che meravigliailpalazzonobiliaredellafamiglia Toro, dove lo producevano artigianalmente. Ma è stato danneggiato dal terremoto”.

Maledetto

terremoto

LA SCOSSA del 2009 ha colpito duro. Sono ancora chiuse la scuolamedia,labibliotecacomunale, tre chiese e la sede del municipio.Soprattuttosen’èandato il sorriso di Enza Terzini, vittima del crollo della sua casa a L’Aquila. “Dobbiamo tenere viva la memoria e continuare a dire che qui non si è risolto niente – dice ancora Bruno –: aspettiamo un milionedieurosoloperrimetterein sicurezza il castello. Vorremmo farne una struttura ricettiva, abbiamo chiesto finanziamenti in Regione, non arriva nulla. Del resto, con tutti gli scandali sulla ricostruzione e i rifiuti, si capisce che gente piccola come noi non conta nulla”. Questo, sul New York Times, non l’hanno scritto.