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 2010  ottobre 02 Sabato calendario

La rivolta dei gondolieri contro «O sole mio» - Come nel film di Checco Zalone, dove lui canta un brano in dialetto ca­labrese a una convention di leghisti pa­dani

La rivolta dei gondolieri contro «O sole mio» - Come nel film di Checco Zalone, dove lui canta un brano in dialetto ca­labrese a una convention di leghisti pa­dani. Risultato: Fischi e pernacchie. Anche se poi Checco si vendicherà,fa­cendo pipì nell’ampolla «sacra» conte­nente l’acqua della sorgente del Po. Ora trasferite tutto a Venezia e im­maginate un gondoliere «vecio doc, ciò » costretto a cantare «Arrivederci Roma» o- peggio - «O sole mio» o «Fu­niculì funiculà. Roba da secessione musicale al grido di «Ciao Venezia» o morte. E invece- in cambio della mise­ria di 100-200 euro a passeggero (ma c’è anche chi chiede qualcosina in più...) - i poveri gondolieri in servizio sotto il Ponte dei sospiri sono costretti a inspirare profondamente e a partire d’ugola con uno struggente «Torna a Surriento». Loro- i gondolieri- rosicano, ma nul­la possono contro la personale hit pa­rade che risuona nelle teste dei turisti con gli occhi a mandorla; pupille che si inumidiscono sulle note di «Sul ma­re luccica» rimanendo invece asciutte come pietre dinanzi alla melodia di «La biondina in gondoletta». Ma ora, finalmente, qualcuno ha deciso di ri­pristinare l’ordine nella «Disco Ring» lagunare. Da oggi il Gianni Boncompa­gni della Lega o- se preferite - il Renzo Arbore da Albero da Giussano, ha fi­nalmente un nome e un cognome: Al­berto Mazzonetto, consigliere comu­nale del partito di Umberto Bossi, che pure una volta si lasciò andare a un duetto «patriottico» addirittura con Mino Reitano. Qual è la tesi di Mazzo­netto? La su logica è- come si suol dire - stringente: «Il gondoliere che canta “O sole mio“ e non “Ninetta monta in gondola“ è frutto di una scarsa “cultu­ra“ e di poca attenzione per l’identità veneta, che va a penalizzare la qualità dell’offerta turistica, perché offre un’immagine distorta della città di Ve­nezia, quella di una nuova Disney­land, poco aderente al territorio». Tut­ta colpa del mandolino dei terroni e di quella loro insana voglia di cantare. Ma cosa avranno sempre da cantare i meridionali? si chiede - giustamente scandalizzato - il Mazzonetto; il quale Mazzonetto, questi giapponesi col de­bole per il pentagramma sudista, pro­prio non li capisce. Il rappresentante del Carroccio a Cà Farsetti ci tiene a precisare: «Io non me la prendo certo con i gondolieri. La colpa non è loro: le responsabilità dell’Ente Gondola, so­stenuto dal comune di Venezia con 600 mila euro l’anno. Un organismo che ha un grande potere, visto che può sanzionare i gondolieri se ad esempio indossano scarpe da tennis, cosa proi­bita, e che ha un suo codice di discipli­na, e non è mai intervenuto per cam­biare il repertorio dei gondolieri». An­che se, più di qualche gondoliere, già da tempo si rifiuta di cantare «O sole mio». «Quindi - conclude in bellezza Mazzonetto- ci sono tutte le condizio­ni per dare delle regole precise anche in questo campo, purtroppo fino ad oggi non lo ha mai fatto nessuno». Per replicare a Mazzonetto scende in pi­sta Nino D’Angelo (purtroppo Mario Merola è morto e Gigi D’Alessio è pre­sissimo con Anna Tatangelo): «La can­zone napoletana è mondiale e non re­gionale. “O sole mio“ è una canzone nota e piace al mondo intero». Lo stori­co interprete di Nu jeans e na magliet­ta gliele canta al leghista che è un pia­cere: «Credo che nessuno abbia impo­sto ai gondolieri il repertorio parteno­peo, ma i nostri brani sono talmente belli che è difficile resistergli. Le richie­ste, in questo senso, vengono dagli stessi clienti che salgono sulla gondo­la, stranieri o italiani che siano». Infi­ne la stoccata definitiva: «Ma poi- que­sti leghisti - non hanno proprio niente di meglio a cui pensare? Con tanti guai che ci sono, perché invece non pensa­no a far togliere quegli “stampini“ dal­la scuola di Adro considerato che sia­mo in Italia, e non mettono invece la bandiera italiana?». La «bandiera ita­liana »? Veramente roba da terroni...