Maurizio Porro, Corriere della Sera 23/8/2009, 23 agosto 2009
I CLASSICI DELL’ESTATE
Da Shirley a Audrey un percorso mélo -
Percorso ideale, per chi ama le pene d’ amor perdute e poi (magari) ritrovate, per un melò di mezza estate, in attesa che esca Il compleanno, summa viscontiana di un melò ritrovato, sotto il segno non di Verdi ma di Wagner. Il titolo 1958 da non perdere è il fiammeggiante Qualcuno verrà del grande Minnelli, sì il papà di Liza, regista di cultura europea ma preparatissimo su usi e costumi yankee (infatti Un americano a Parigi...). Provvisto di un finale memorabile in giostra con danza della cinepresa, tratto dal romanzo di James Jones, quello di Da qui all’ eternità, il film è la cruda cronaca di un figliol prodigo, scrittore steinbeckiano che dopo la guerra torna con una battona buona nel paese d’ origine dell’ Indiana, dove lo aspetta a braccia aperte il fratellino che inneggia all’ ipocrisia piccolo borghese della maggioranza familiare silenziosa. Sarà scandalo, pagherà il più debole. Musicato da Bernstein (Elmer non Leonard), innaffiato di whisky, ironico con i provinciali Usa che ignorano Tintoretto, il film è una magnifica sfida tra famiglia e società, amore e dolore. Un memorabile Sinatra e Dean Martin fanno le prove di futuri colpi grossi e Shirley Mac Laine (foto), futura Sweet charity, ha la grazia tragica di una Cabiria felliniana con borsetta a forma di coniglio. Si citano Zola, Poe, Baudelaire: 136 minuti e non uno di troppo. Per chi chiede di continuare il tragitto melò, nottetempo su Rai3 la prima versione di Un grande amore di Mc Carey, 1939, uno dei quattro film che finiscono in gloria su l’ Empire state Building dopo aver fatto versare tante lacrime; ma chi vuole controllare i passi avanti del comune senso del pudore (10.40, MGM Channel) non si perda il grande Wyler di Quelle due, 1962, auto remake della Calunnia di Lillian Hellman, storia di un supposto amore lesbico tra due insegnanti, Audrey Hepburn e Arianne e ancora la Mac Laine, straordinaria coppia colpita a morte dalla falsità di un’ orrenda piccina. Qualcuno verrà Raitre, ore 16.45