Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2010  maggio 17 Lunedì calendario

Anno VII – Trecentoventiduesima settimana. Dal 10 al 17 maggio 2010Sacrifici Tremonti sta cercando 25 o forse 26 o più probabilmente 27 miliardi da incassare in due anni

Anno VII – Trecentoventiduesima settimana. Dal 10 al 17 maggio 2010

Sacrifici Tremonti sta cercando 25 o forse 26 o più probabilmente 27 miliardi da incassare in due anni. «Sta cercando» significa che li sta cercando nelle tasche degli italiani col sistema o di metter tasse o di tagliar spese. All’origine della manovra, il nostro debito e l’intimazione dell’Unione europea a tutti gli Stati di far qualcosa con la spesa pubblica, disastrata più o meno ovunque. Zapatero, per esempio, ha già preparato un pacchetto da 15 miliardi che comprende un taglio del 5% nello stipendio degli statali e del 15% in quello dei membri del governo a cui potrebbero aggiungersi i parlamentari, fine della scala mobile per le pensioni, niente bonus-bebè da 2.500 euro, restrizioni sui bonus per i farmaci, tagli agli enti locali (comuni, province, regioni) per un miliardo e due, ecc.

Pensioni Che cosa accadrà da noi? Qualcuno parla di un qualche condono e Calderoli ha detto che ministri, parlamentari e amministratori pubblici dovranno tagliarsi il 5% della busta paga. Ma le misure più importanti sembrano indirizzate al comparto dei pensionati e a quello degli statali. Pensionati: potrebbero slittare le due finestre di luglio e dicembre durante le quali avranno diritto di mettersi a riposo i sessantenni con 35 anni di contributi o i cinquantanovenni con 36. Le pensioni più alte potrebbero essere costrette a un “contributo di solidarietà” (Prodi una volta lo fissò a 3.500 euro mensili), potrebbe essere alzato il tetto dell’andata in pensione delle donne impiegate nel settore privato (per quello pubblico s’è già provveduto grazie alla Ue), certamente si andranno a sfoltire i troppi assegni d’invalidità fasulli. Statali: non sarà rinnovato il contratto di lavoro dei tre milioni e mezzo di dipendenti pubblici, si pagheranno con maggior ritardo le loro liquidazioni (sei mesi invece di tre), a magistrati e professori universitari potrebbero essere bloccati gli scatti di anzianità.

Casopoli L’inchiesta perugina che ha costretto alle dimissioni Scajola promette, stando a quanto scrivono i giornali, colpi di scena eclatanti, tali da poter mettere in crisi il governo. Si parla di maneggi che potrebbero riguardare il capo della Protezione civile, il ministro dei Beni culturali, il coordinatore del Pdl Denis Verdini, implicato dai magistrati di Firenze in un imbarazzante rapporto col faccendiere Flavio Carboni. Per ora, solo chiacchiere giornalistiche. È poi uscita fuori una lista di 400 personaggi che si sarebbero serviti, per lavori da fare in casa, delle imprese di Diego Anemone, il costruttore preferito dalla Protezione civile. Che i 400 personaggi abbiano ricevuto dei favori da Anemone è tutto da dimostrare. Ma è da capire anche il senso di questo elenco che riguarda lavori effettuati tra il 2003 e il 2008. Un mistero riguarda il fatto che certi interventi sono registrati a date in cui i personaggi non erano ancora entrati in possesso delle case di cui si parla. Un altro mistero concerne la guardia di Finanza: aveva la lista dal 2008 e l’ha tenuta in un cassetto. La lista è poi finita in mano ai cronisti e i magistrati ne sono venuti a conoscenza leggendo i giornali. L’insieme fa percepire l’esistenza di qualche manovra, interna agli stessi apparati che indagano, si sente un’eco oscura di bande in guerra, di cricche e interessi di cui non abbiamo nessuna idea.

Governo Berlusconi ha promesso che farà piazza pulita degli elementi corrotti che si trovassero eventualmente al suo fianco. Una presa di posizione nuova: finora qualunque inchiesta della magistratura che lo lambisse veniva immediatamente qualificata come un attacco politico preparato non si sa da chi con la complicità dei giornali. La nuova linea segnala una difficoltà reale: la storia di Scajola, e quel tanto che si capisce del resto, avrebbero fatto perdere al governo 3-4 punti di consenso, un evento per il presidente del Consiglio allarmante. Berlusconi vorrebbe liberarsi dell’interim delle Attività produttive, l’ex ministero di Scajola, e ha offerto il posto a Emma Marcegaglia, attuale presidente di Confindustria, che ha rifiutato. Si prepara – a quanto pare – anche a sostituire Bertolaso, con il prefetto dell’Aquila Franco Gabrielli. E sta studiando, infine, l’eventualità di riannodare i rapporti con Casini, la cui formazione potrebbe rimpiazzare gli ormai inaffidabili finiani. Casini però continua a dire che la cosa non sta in piedi e che lui è disponibile solo a un governo d’emergenza guidato da un tecnico e sostenuto da tutti. E non è d’accordo nemmeno Bossi che non vuol sentir parlare di «democristianoni», «gente che non mantiene la parola». Tutto l’insieme, condito da una rinnovata caduta delle Borse e dell’euro, dice che il governo è a un passaggio molto difficile.

Thailandia In Thailandia due mesi di manifestazioni di piazza sono sfociati adesso in una specie di guerra civile che si svolge soprattutto a Bangkok. I morti degli ultimi giorni, fino al momento in cui scriviamo, sono 36 e i feriti 250. Le “camicie rosse”, cioè i ribelli, reclamano il ritorno di Thaksin Shinavatra, un ex poliziotto divenuto magnate delle telecomunicazioni ed eletto nel 2001 primo ministro con la maggioranza assoluta in Parlamento. Deposto da un golpe militare nel 2006 e costretto all’esilio nel 2007, Thaksin non si è dato per vinto e dal Montenegro (paese di cui ha preso la cittadinanza) ha organizzato la rivolta dei suoi. Il premier in carica si chiama Abhisit Vejjajiva e non è stato eletto. Nell’ultima settimana ha deciso di por fine ai disordini e ha dato ordine di sparare. Tra l’altro, le agitazioni stanno seriamente mettendo in pericolo il turismo, che è una fonte essenziale di ricavi (il reddito medio di un thailandese sta intorno ai 7.400 dollari l’anno, poco meno di 6.500 euro). Il re Bhumibol, che potrebbe tentare una mediazione, è gravemente malato. Le camicie rosse si sono dette disposte a un accordo, però con la presenza di un funzionario Onu. Le camicie gialle, cioè i governativi, hanno risposto che non c’è nessun accordo da raggiungere dato che loro sparano non sulla popolazione civile ma su un branco di terroristi.

Londra Venerdì 14 maggio si è ufficialmente conclusa l’era laburista, cominciata nel 1997, il più lungo periodo di governo di quel partito. Gordon Brown e sua moglie Sarah hanno lasciato il 10 di Downing Street, occupato, poco più di un’ora dopo, da David Cameron e da sua moglie Samantha, incinta di cinque mesi (prima volta nella storia). Cameron, che ha vinto le elezioni ma senza ottenere la maggioranza assoluta, ha dovuto allearsi col terzo partito, i liberal-democratici di Nick Clegg. Gli ha ceduto venti posti nell’esecutivo e un referendum per cambiare in senso blandamente proporzionale la legge elettorale. Clegg ha dovuto digerire una chiusura all’euro e all’Europa, la fedeltà alle guerre americane e un taglio nella spesa pubblica di sei miliardi di sterline.

Veronica Alla fine, Veronica è uscita abbastanza malconcia dalla trattativa con Berlusconi per la separazione legale (cui seguirà fra tre anni il divorzio). L’assegno mensile sarà di 300 mila euro (lei aveva chiesto tre milioni), la villa non sarà ceduta in proprietà ma in usufrutto a vita e, soprattutto, non è ancora chiaro chi provvederà alle spese di manutenzione di Macherio. Villa Belvedere, 78 milioni di valore, comprende un’area di 400 mila metri quadri, per la quale, negli ultimi dieci anni, si sono spesi 20 milioni e mezzo. Contando personale (1,8 milioni) e servizio di sicurezza (487 mila euro) i 300 mila rischiano di non bastare.