Cinzia Romani, il Giornale 31/7/2010, pagina 27, 31 luglio 2010
Film, arriva il divieto ai minori di 10 anni - C’era una volta il padre, che portava i figli piccoli al cinema, con un simpatico rito
Film, arriva il divieto ai minori di 10 anni - C’era una volta il padre, che portava i figli piccoli al cinema, con un simpatico rito. Dopo aver scorso, sul giornale, i titoli più adatti all’età dei pargoli, si partiva per la sala di destinazione e via, un paio d’ore di film, pop-corn e intimità familiare, mentre la mamma, a casa, rifiatava un poco. Una cineliturgia così importante da indurre Johnny Depp e Jodie Foster, genitori, oltre che star internazionali, ad accettare film, che potessero vedere insieme ai loro figli, senza alcun imbarazzo, ma con divertimento. Ora, invece, rischiamo d’avere un Papà Stato, che sceglie per noi e per i nostri figli, un cartone e o un fantasy. Ieri, infatti, il Consiglio dei Ministri ha approvato (su proposta di Sandro Bondi, Ministro dei Beni Culturali) un disegno di legge che, mentre ottimizza il sistema del finanziamento alle opere prime, introduce, «oltre a quelle già disciplinate dalla legge vigente (14 e 18 anni), la soglia dei 10 anni di età per il nulla osta alla visione di film». La mente corre allo strano caso di Apocalypto , il film di Mel Gibson, ostracizzato per via di scene violente, ma funzionali al racconto, e alle pene patite dall’esercente italiano, costretto a un pasticcio: il film un po’ era vietato ai minori, ma se c’era il genitore accompagnante, lo “junior”entrava.«È un problema determinare i criteri con i quali vietare o no un film ai minori di 10 anni. Sono favorevole al sistema americano,che fa apporre l’avviso “ vietato la visione ai minori, se non accompagnati”. Qui entriamo in un problema legale, legato alla patria potestà. E poi, ci troveremmo nel campo della discrezionalità o degli umori del momento?», commenta Paolo Protti, Presidente dell’Agis, l’Associazione Generale dello Spettacolo, attenta a tastare il polso alle platee. «Una scelta del genere può essere molto pericolosa per gli esercenti. Alice in Wonderland è adatto o no a un bambino di 10 anni? Temo l’assenza di criteri precisi. Da esercente, ne vedo di tutti i colori: genitori che vengono in sala a mezzanotte con ragazzini piccolissimi, ma ai quali non si può dire nulla», conclude il manager. Condivide la preoccupazione di Protti anche Riccardo Tozzi,capo dell’Anica e produttore di lungo corso. «Da padre di molti figli e da nonno, noto che ogni bambino fa storia a sé. C’è quello più maturo dei suoi 10 anni e quando si tratta di bambini di quest’età, la responsabilità è della famiglia. Magari si può informare, con un bollino come avvertimento, come si opera in tivù. Vedo la cosa difficile da gestire», osserva Tozzi. Naturalmente il Moige (Movimento italiano genitori) ha espresso subito il suo gradimento per l’iniziativa. «Bene il divieto ai minori di 10 anni. Resta necessaria la maggiore presenza di esperti e di genitori nelle commissioni d’esame. Occorre portare l’Italia al livello degli altri paesi europei», dice Elisabetta Scala, responsabile dell’Osservatorio Media del Moige. Ma non staremo diventando bacchettoni, in stile Usa? «I minori italiani sono frequentemente spettatori involontari di film non adatti a loro, con scene di violenza o dialoghi non appropriati, com’è successo con Apocalypto », incalza la Scala. Di fatto,il disegno di legge che divide ilmondo del cinema è un’integrazione della Legge Urbani, compreso il criterio di elevare la soglia di divieto ai minori di 10 anni. Va da sé che, mentre il cinema si fa in funzione dei passaggi televisivi, la nuova censura potrebbe agire da ulteriore deterrente. «Questo limite ulteriore è, in realtà, un ampliamento », spiega il Direttore Generale del Cinema, Nicola Borrelli, da un decennio al chiodo su questo tema. «Ogni giorno la Commissione esaminatrice si trova di fronte a film-limite, adatti ai bambini di 10-11 anni, ma inadatti ai bambini più piccoli. Con i criteri vigenti, la Commissione conta soltanto su due divieti secchi: 14 e 18. Nel caso di Paranormal Activity , un tredicenne non si spaventa, ma gli altri più piccoli? Proteggeremo la fascia più bassa». È chiaro che al Ministero avranno di che discutere.