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 2010  luglio 28 Mercoledì calendario

SUNSTEIN Cass Salem (Stati Uniti) 21 settembre 1954. Giurista. Dal 2009 responsabile dell’ufficio di Informazione e Regolamentazione dell’Economia (“zar delle regole”) • «[

SUNSTEIN Cass Salem (Stati Uniti) 21 settembre 1954. Giurista. Dal 2009 responsabile dell’ufficio di Informazione e Regolamentazione dell’Economia (“zar delle regole”) • «[...] è una figura importante nella rete di relazioni all’interno della quale si è formata la personalità politica di Obama: ha insegnato legge costituzionale per 27 anni all’Università di Chicago e lì ha conosciuto Barack e ne è divenuto collega e amico. Deve averlo affascinato quel mix di “street culture” e bramosia intellettuale che Obama portava con sé, epitome della modernità per lui che era il prototipo dello studioso, che di sé racconta che con difficoltà esce dal suo studio, e che [...] si presenta come il più torrenziale vergatore contemporaneo di note a piè di pagina. Di Sunstein nel 2008 s’è parlato spesso. Prima per i suoi articoli sull’Huffington Post, nei quali inneggiava all’ascesa di Obama, che considerava il migliore dei leader naturali, in sintonia con il suo pensiero di un “paternalismo libertario”, su cui ha scritto un bel saggio – “Nudge”, spintarella – dedicato a quel sistema di fattive esortazioni che andrebbero rivolte alla gente affinché non smarrisca la buona strada. Una tattica del potere risonante nella corsa di Obama, se si considera la sua proposta d’essere prima di tutto un “costruttore”, un unificatore, una vedetta che indica al paese la giusta direzione. Poi di Sunstein si è parlato [...] ai tempi dell’“incidente Joe the plumber”, allorché i repubblicani giocarono con l’idea di sparigliare l’elezione, attaccando Obama come “socialista”, spaventando gli indecisi con l’insinuazione che dietro la sua frase sulla “ridistribuzione della ricchezza” si nascondesse l’intenzione di mettere le mani nelle loro tasche. La squadra di pompieri estrasse dal cilindro la storia del sogno (con relativo libro di Sunstein a supporto) che anni prima aveva infiammato Obama, Cass e altri accademici di Chicago, attorno all’ipotesi di ridar vita all’idea di F. D. Roosevelt di stendere un secondo Bill of Right, per esaltare il rispetto delle ambizioni e delle opportunità dei cittadini. L’evocazione di Roosevelt, sostanziata dai materiali di Sunstein, fu provvidenziale per salvare Obama da una controffensiva mediatica. Da quel momento Barack fu identificato come l’erede naturale di colui che pilotò l’America fuori dalle peggiori secche del XX secolo. Poi di Sunstein – che durante la campagna ha lavorato a quel programma di cui Obama sembrava sprovvisto – s’è parlato per motivi mondani. “Il fatto è che Obama unisce, no?”, ci scherza lui. Il quale, vagando tra le nevi dell’Iowa dietro a Barack, ha incontrato l’amore sotto i capelli rossi di un’altra accesissima sostenitrice: Samantha Power [...] irlandese, giornalista d’assalto titolare di numerosi exploit, tra cui un Pulitzer e un bel libro su Vieira de Mello, estromessa dalla campagna di Obama allorché dette del “mostro” a Hillary Clinton, salvo poi essere recuperata nel team di transizione. Si innamorano all’ombra del palco di Barack e convolano a nozze, novella “power couple”. E [...] a giochi fatti, Barack si ricorda di Cass e lo chiama alla posizione apparentemente oscura di responsabile dell’ufficio di Informazione e Regolamentazione dell’Economia, destinata ad assumere notevole importanza nel nuovo approccio governativo ai flussi d’investimento e alla salvaguardia dagli sprechi. Insomma si tratterà di applicare l’occhio paterno ma attento, professato in “Nudge”, alla politica [...] Ma c’è chi sostiene che il posto costituisce soltanto un parcheggio. La destinazione finale per l’amico Cass sarebbe la Corte Suprema. Col mandato di rendere finalmente operativa in quelle stanze, il sogno d’andare a incidere alle radici costituzionali del paese» (“Il Foglio” 10/1/2009).