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 2010  luglio 16 Venerdì calendario

Raffaele Panizza per "Panorama" Sullo Smartphone di Maurizio Cattelan, lo scorso 6 giugno, è apparsa l’icona di una nuova e indesiderata applicazione: Panorama flash questions

Raffaele Panizza per "Panorama" Sullo Smartphone di Maurizio Cattelan, lo scorso 6 giugno, è apparsa l’icona di una nuova e indesiderata applicazione: Panorama flash questions. Non l’ha scaricata di proposito, l’artista che il prossimo 24 settembre (in contemporanea alla grande personale organizzata a Palazzo Reale) piazzerà un paio di enormi corna davanti alla sede della Borsa di Milano. Il piccolo baco l’hanno spedito i cronisti di "Panorama", fastidiosi come zanzare. MAurizio Cattelan Anzi, fastidiosi come lui, che ha quella faccia da pinocchio cresciuto e l’espressione soddisfatta e malandrina del bambino che l’ha fatta fuori del vaso. Programmata per sfornare domande a raffica, la nuova «app» ha funzionato benissimo. Circa 43 Panorama flash questions in poco meno di un mese. Senza pause. Senza tempo per riflettere. Entro 1 minuto e mezzo esigevano risposta. Pena: il blocco del telefono. Cattelan non sempre ce l’ha fatta, ma sempre ci ha provato. Tra un viaggio e l’altro, ha risposto 29 volte. A dimostrazione che il diavolo non è mai brutto come lo si dipinge. L’uomo che nel 2004 ha impiccato dei manichini di bambino a un albero di piazza XXIV Maggio a Milano, indignando la giunta di centrodestra e un bel pezzo della popolazione milanese, e che ha sotterrato Papa Karol Wojtyla sotto un meteorite in fondo è un uomo gentile, beneducato, che cura con attenzione i rapporti con la stampa. Certo, non tutte le risposte, per eccesso di cripticità, sono risultate pubblicabili. In alcune occasioni si è salvato spedendo una foto (una mano che fa il gesto delle corna appena ha scoperto la trappola del nostro software) oppure il video di una violenta partita di calcio femminile quando si è reso conto che la tortura non sarebbe finita in fretta. Ma alla fine Cattelan ha deciso di stare al gioco. Ecco più o meno la sua visione della vita. E chi ci capisce qualcosa è bravo. Si dice che non sia quasi mai lei a rispondere alle domande dei giornalisti. Se anche in questo caso fosse così, da cosa si capirebbe? Dall’uso spropositato del gerundio. Il gerundio è un verbo situazionista. Qual è il vostro gerundio preferito? Giocando? Impagliando? Seducendo? Ingannando? E per caso il passato remoto è il verbo dei carabinieri? 0 cabello cattelan vanity «Impiegato», «somaro», «se ce l’ho fatta io può farcela chiunque»: sono alcune delle sue autodefinizioni. Perché non ha il coraggio di dire: «Ragazzi, è vero, sono un grande artista»? (A questa domanda, prima invia una specie d’implorazione affinché qualcuno lo aiuti a rispondere. Poi una vignetta di Charlie Brown che dice: «Raramente sono tanto stupido come quando cerco di sembrare intelligente»). L’applicazione non si ritiene soddisfatta. Cosa le impedisce di dire: «Sono un grande artista»? Il fatto che di Silvio Berlusconi ne esista uno solo! Che cos’ha Berlusconi che lei non ha? Il senso di immortalità. Lassù c’è un meteorite pronto per tutti, anche per lui? A guardare "Star Trek" si direbbe di sì: meteoriti e alieni à gogo. drag cattelan daPanorama Qual è il demone che la guida? L’indipendenza. E cosa governa la sua vita? Ordine e disordine. In che proporzione? A cosa le serve l’uno e a cosa l’altro? Non so se è una risposta, ma una volta su una tomba ho letto questa iscrizione: «Io non ero nessuno, adesso sono me stesso ». Pensa possa andare bene? Come vorrebbe essere tumulato? Il dito medio come monumento funebre per esempio sarebbe adatto? Vorrei scomparire all’improvviso come se non fossi mai esistito. E per l’occasione qualsiasi dito va bene. ctt07 opera cattelan francoforte Nella vita di Charlie Brown c’è una frustrazione ricorrente: Lucy che gli sfila la palla un attimo prima che possa calciare. Chi è (o cos’è) che le leva la palla ovale da sotto il piede quando è a un passo dal kick che le può cambiare la vita? Le giunte deboli. Si riferisce a Milano e al balletto di sì e di no per ospitare la sua scultura in piazza degli Affari? Mi riferisco a chiunque si metta in mezzo tra me e il mio piacere. Il compromesso trovato dal sindaco Letizia Moratti, che ha limitato a una settimana l’esposizione dell’opera, la soddisfa? Sicuramente soddisfa molte persone. Speriamo che adesso non ci aggiunga anche la pausa caffè. Dove verrà esposta dopo Milano? Sicuramente a New York. Se si trovasse a erigere una scritta che sovrastasse Milano, come quando ha piazzato l’insegna «Hollywood» su una discarica palermitana, che motto sceglierebbe? «Milano vuole la ragazza che batte», una bella scritta al neon proprio di fronte al Duomo. ctt03 opera cattelan francoforte Luoghi sabotabili ne esistono ancora? Che so: lo studio ovale di Barack Obama, l’ufficio di Mahmoud Ahmadinejad... I luoghi comuni e le abitudini rimangono sempre i migliori. Al posto della Statua della libertà, in un’operazione simile a quella immaginata per la Biennale di Carrara con Bettino Craxi al posto di Giuseppe Mazzini, cosa metterebbe? Niente. Ci sono cose insostituibili come la mamma, la libertà e i Beatles. La famosa «merda d’artista» l’ha mai consapevolmente rifilata? Per quanto riguarda la m... (il diavolo è così educato da provare pudore persino a scrivere la parola, ndr) direi che cerco di starne lontano il più possibile e per questo non ho tv e leggo i giornali il meno possibile. Per il resto, ho sempre avuto grande stima dei collezionisti, partecipano al processo creativo in maniera emozionale e intellettuale quanto gli artisti. E spesso si dimostrano dei veri cannibali. Ha mai assistito a un miracolo? Ho fatto per 2 anni il barelliere a Lourdes e il vero miracolo di quel posto, che ogni giorno si ripete, è il trionfo della fede, tutti insieme, credenti e non credenti. ctt02 opera cattelan francoforte Qual è stato, partendo dall’infanzia, il primo atto artistico della sua vita? Diventare ciclista a 4 anni. Leggevo della grande personale di Basilea dedicata a Jean- Michel Basquiat. Non so se ne è al corrente, ma in Italia ultimamente i graffitari li processano. Trova legittimo utilizzare la città come tela? Trova borghese la guerriglia contro di loro? Cito da Wikipedia: i graffiti rivestono una grande importanza in archeologia e spesso ci rivelano aspetti inediti delle società che li hanno prodotti. Di Basquiat penso amasse il suo pennello quanto la sua spada.  appena arrivata un’Ansa con la dichiarazione del vicesindaco di Milano Riccardo De Corato: «Cinque tredicenni imbrattano un edificio, tutti multati per 450 euro. Ecco i risultati per avere mitizzato i sedicenti artisti». Io avrei aggiunto anche 3 mesi di lavori socialmente utili a testa. Nel libro «Si crede Picasso» il critico Francesco Bonami ha scritto che se intorno a lei la gente smettesse di avere buone idee, lei smetterebbe di avere le sue. Le ha dato del geniale copione, in pratica. Ha qualcosa da dire in merito? Il futuro appartiene a coloro che credono nell’assurdità dei propri sogni e quelli che ubbidiscono sono per lo più la copia perfetta di quelli che comandano. cattelan 3bambini impiccati Se le dicessi che per me è fondamentalmente un comico, come la prenderebbe? Risponderei che non è l’asino che tira la carretta, bensì la carota. Nel giro dell’arte contemporanea ci sono le groupie? Cioè: a essere Cattelan si rimorchia oppure no? Questa facciamo finta che non l’ha scritta perché è vergognosa. Nel 1992 si propose di raccogliere 10 mila dollari da regalare a un artista in cambio del suo impegno a non fare nulla per un anno. Un suo detrattore quanto dovrebbe mettere in conto di investire per comprare la sua inattività? Non voglio azzardare cifre. Ma sono quasi in età pensionabile, e davanti a una buona offerta penso che ne approfitterei. Il vicedirettore di «Panorama » vuole sapere quanto ha guadagnato finora. Al vicedirettore potrei rispondere che un lavoro che produce solo denaro è un lavoro scadente. cattelan scacchi Nel 1994 ha esposto a Londra e Parigi le macerie del Pac di Milano, distrutto da un attentato mafioso. Disse: «Porto all’estero una cosa tipicamente italiana». Vivendo a New York, si ritrova più spesso a parlare bene o a parlare male del Paese? In piscina a Ny mi chiamano «spaghetti», direi che come agenzia turistica faccio il mio mestiere. C’è ancora spazio per una confessione. Sono contento che questa sia la penultima domanda. E per un messaggio alla nazione... Come dice il mio vicino di casa, ogni uomo muore, non ogni uomo vive.