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 2010  luglio 17 Sabato calendario

INSOPPORTABILE CASTA

Come una certa politica, o meglio la sua caricatura obesa e ingorda, sia diventata un’oligarchia insaziabile e abbia allagato l’intera società italiana”. Così scrivevano Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella presentando il libro che avrebbe venduto milioni di copie e il cui titolo sarebbe suonato da quel momento in poi come qualcosa di indegno e di non più sopportabile. ”La Casta” è del 2007. Tre anni dopo quell’oligarchia ancora più obesa, ingorda e insaziabile spadroneggia proterva e intoccabile. E guai a chi fiata. Come purtroppo sanno i passeggeri del volo Alitalia, da Roma a Milano, strapieno ma che non decolla finché non arriva il presidente di una squadra di calcio a cui viene consentito di far partire gli aerei di linea secondo i suoi comodi. Chi vive a Roma ha esperienza diretta della massa di auto blu e scorte che impazzano per le strade del centro, rombanti e intimidatorie. L’altro giorno il ministro Brunetta ha confessato che l’ambaradan di lampeggianti e palette ci costa 4 miliardi l’anno (mezza Finanziaria); che diecimila sono le vetture usate dai politici; che lui stesso di auto blu ne ha sette, una naturalmente per la sua segretaria. Poi ci sono le scorte, il cui numero è un segreto custodito meglio di quello di Fatima. Adesso i sindacati di polizia esasperati dalla manovra tremontiana, che solo nella Capitale farà chiudere 19 commissariati su 38 (si chiama ”ottimizzare le risorse”) qualcosa cominciano a far trapelare. Secondo il segretario del Consap, Scajola si avvale di otto persone (a sua insaputa, probabilmente). Sono in cinque a non perdere d’occhio l’onorevole Baccini e solo quattro si dedicano all’onorevole Bricolo. Non trattandosi di autorevoli statisti il plotone di venti uomini al seguito del presidente del Senato Schifani appare in fondo proporzionato. Sono le insegne del potere che ad ogni sgommata sembrano dirci: noi siamo noi e voi dei poveri imbecilli che magari pagate pure le tasse. Poi c’è la casta di coloro che agiscono nell’ombra, ladri di legalità con destrezza. Chi l’avrebbe mai detto che dentro quell’incomprensibile terzo comma, lettera d dell’articolo 67 della manovra si nascondeva una losca impunità per manager bancarottieri? Magari gli stessi che si fanno superscortare, strafottenti e blindati: Rizzo e Stella si chiedevano: quand’è che gli italiani diranno basta? Bè, dall’aria che tira forse ci siamo quasi.