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 2010  luglio 18 Domenica calendario

IMMIGRATI E ARIZONA TERMINATOR IN CAMPO

L’immigrazione agita la politica americana. Più della crisi e delle riforme di Obama, la questione «aliens», gli immigrati illegali, scatena la bagarre politica. La scelta dell’amministrazione di Obama di opporsi alla legislazione anti immigrati dell’Arizona, non è piaciuta agli stessi governatori democratici. Sono in molti a pensare che la campagna contro la legge anti-illegali possa mettere a rischio i candidati del partito democratico nelle elezioni di metà mandato a novembre. «I governatori dicono all’unanimità che bisogna parlare di immigrazione e all’improvviso è l’immigrazione che domina il dibattito politico», ha detto Phil Bredesen, governatore del Tennessee, secondo cui l’argomento «è velenoso» e rischia di mettere in crisi molte candidature in un momento difficile per i democratici.
Approvata in aprile, la nuova legge dello stato dell’Arizona dovrebbe entrare in vigore alla fine di luglio. Impone ai non cittadini di portare sempre con sè documenti di identità e consente alla polizia di fermare e chiedere i documenti di persone semplicemente sospettare di essere negli Stati Uniti illegalmente. Negli stati di confine con il Messico in molti pensano di studiare analoghe iniziative. Giorni fa il presidente Obama era tornato sull’argomento sostenendo che una riforma era necessaria. La «stragrande maggioranza» degli oltre 11 milioni di clandestini negli Usa «è qui per cercare un posto migliore» dove vivere e lavorare. Ma siccome, aveva continuato il presidente, sono costretti a «vivere nell’ombra» sono esposti allo sfruttamento sul lavoro e non possono denunciare i crimini. Il dibattito è incalzante mentre emergono episodi preoccupanti in diverse zone del Paese. Nello Utah una lista contenente i nomi e le informazioni personali di 1.300 immigrati clandestini è stata fatta circolare da una fonte anonima, terrorizzando la comunità ispanica dello Stato americano. Il governatore repubblicano dello Utah Gary Herbert ha detto di aver chiesto alle autorità di indagare sulla lista, inviata a diverse testate giornalistiche, alla polizia e ad enti statali. Una lettera a corredo della lista chiede che gli illegali vengano espulsi. La lista contiene anche informazioni su numeri di «social security», date di nascita, posti di lavoro, indirizzi e numeri di telefono. Sono inclusi anche i nomi di bambini e delle date di parto previste per le donne incinte.
Chi invece sembra andare nella direzione della Casa Bianca, cioè fermare gli immigrati al confine, è il repubblicano governatore della California. Arnold Schwarzegger ha disposto l’invio di 224 guardie nazionali californiane sul confine del suo Stato con il Messico per aiutare le autorità federali a sorvegliare la frontiera. Schwarzenegger ha così accolto il piano presentato dall’Amministrazione Obama e che prevede 1.200 effettivi della Guardia Nazionale di supporto agli agenti federali di frontiera e antidroga.