Anna Guaita, Il Messaggero 19/7/2010, 19 luglio 2010
NEI CIELI SPUNTANO AEREI ”LIBELLULE” VOLANO CON IL SOLE
Sembrano libellule. Possono volare usando solo energia solare, senza un grammo di inquinamento. Ma sono strutture fragili ed è difficile immaginare che possano essere gli aerei del futuro. Eppure gli esperti di aviazione ricordano agli scettici che i fratelli Wright dovettero combattere contro un mondo altrettanto scettico per riuscire a mettere le fondamenta dell’aviazione. Così oggi si spera che da questi velivoli possa nascere una flotta di aerei silenziosi, puliti, sicuri.
Nelle ultime settimane due aerei ”libellula” sono stati sperimentati in Europa e negli Stati Uniti. Il primo, il Solar Impulse, ha dimostrato sui cieli della Svizzera che le sue 12 mila cellule fotovoltaiche avevano accumulato durante il giorno sufficiente energie da far funzionare i motori anche nel buio della notte. In cabina di comando c’era il pilota Andre Borschberg, che ha lavorato per anni a questo progetto insieme al pioniere del volo ecologico, Bertrand Piccard, famoso per aver compiuto nel 1999 la prima circumnavigazione non-stop della Terra a bordo di un pallone aerostatico. Il secondo aereo, Zephyr, della società britannica Qinetiq si è levato in volo senza nessuno ai comandi, dalla base dell’esercito Usa a Yuma, in Arizona. Anch’esso alimentato da cellule solari sulle ali, anch’esso ha fatto il ”pieno” di giorno per restare in volo la notte. Zephyr ha battuto ogni record: è stato in grado di volare più di una settimana, e i produttori assicurano che nella versione finale potrà rimanere in aria tre mesi.
Il primo di questi due aerei, Solar, ha finalità civili, e potrebbe essere il prototipo per velivoli per tratte brevi. La sua velocità è per ora troppo bassa, 80 chilometri orari, per immaginarne un’utilizzazione immediata, tanto meno su lunghe tratte. Il secondo è invece stato inventato a scopi militari. Si tratta di un drone con un’apertura alare di 22 metri, in grado di volare a 18 mila metri di altezza. Nonostante sia stato creato usando energia ecologica, non è sfuggito agli ambientalisti che potrebbe essere usato come bombardiere: «Potremo uccidere i terroristi senza inquinare!» ironizzava un commentatore.
Le linee aeree fanno resistenza, ma entro due anni saranno chiamate a pagare una tassa ogni volta che atterreranno in un aeroporto europeo. E nell’industria aeronautica c’è un fiorire di idee e un moltiplicarsi di esperimenti per creare aerei più efficienti. L’airbus 380, con i suoi 800 passeggeri, potrebbe sembrare un ”mostro”, ma in realtà la densità di presenze a bordo lo rende al momento uno dei mezzi di trasporto più efficienti. Come ricorda la casa produttrice, esso usa meno di tre litri di cherosene per passeggero ogni cento chilometri, rispetto agli aerei degli anni Ottanta che superavano gli otto litri. La società rivale, la Boeing sta lavorando intanto al primo aereo ”ibrido” che imita la tecnologia addottata nelle auto. Il suo primo Sugar (Subsonic Ultra Green Aircraft), ancora in fase di ricerca, userà un motore in parte elettrico e in parte a combustione. Ma la Boeing ha già pronto un altro aereo, pulitissimo, il Phantom Eye, alimentato a idrogeno, con un’autonomia di 4 giorni a quota 20 mila metri. Phantom Eye sarà presentato a fine estate. Però, come fa capire il suo nome, Occhio Fantasma, anche questo prototipo non è stato creato pensando ai turisti e alle vacanze: il suo ruolo sarà infatti quello di aereo da ricognizione per le forze armate.