GIANFRANCO QUAGLIA, La Stampa 18/7/2010, pagina 27, 18 luglio 2010
NUOVI MESTIERI ALTERNATIVI, NEI CAMPI CRESCE LA FANTASIA
Arrivano dai campi i nuovi mestieri «scaccia crisi», inventati da giovani agricoltori che non si arrendono all’idea di abbandonare le terre. La fantasia spinge a innovazioni che hanno stupito persino i promotori del concorso nazionale organizzato ogni anno da Coldiretti per laureare gli «Oscar Green», ossia coloro che si distinguono per idee nuove nell’imprenditoria agricola.
Tra gli esempi più curiosi ecco Daniele Miconi, di Segnacco di Tarcento (Udine), 30 anni, che con il fratello e i genitori gestisce un agriturismo, ma si è messo a fare anche il falconiere. Alleva 20 rapaci e li addestra tutti per uno scopo specifico: ogni giorno li libera all’aeroporto Ronchi dei Legionari di Trieste, dove i falchi allontanano gabbiani, corvi, aironi, pericolosi per gli aerei. Il suo è diventato un rapporto di lavoro autentico con regolare gara d’appalto. Dal Friuli alla Sicilia: Luca Cammarata di Caltanissetta gestisce un’azienda biologica e alleva 200 capre da cui ricava salsicce per i musulmani che non mangiano carne di maiale. Poi produce latte caprino e ottieme anche yogurt. Cammarata appartiene a un circuito di aziende della zona che inalberano il cartello e il logo «anti pizzo», anche sul portale Internet. Ha vinto nella categoria «stile e cultura d’impresa».
Federico Citta è l’Oscar Green del Piemonte. Titolare della «Piemontesina» di Chivasso, ha realizzato il primo agri-asilo d’Italia, aperto tutto l’anno, e ospita centri estivi per bambini insegnando loro anche la preparazione dei cibi. Alessandro Lorini, altro giovane agricoltore, di Travagliato (Brescia), ha promosso un progetto per favorire il clima del suo paese: utilizza piante a rapido accrescimento nei terreni attigui, il vapore ottenuto viene poi ceduto a una rete di teleriscaldamento. E fra le novità c’è anche chi si propone come consulente a domicilio per la coltivazione dei tartufi neri.