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 2010  luglio 18 Domenica calendario

FOTOVOLTAICO

Sono 80 mila in Italia gli auto-produttori di elettricità allacciati alla rete e incentivati. Ma l’ incentivazione pubblica è destinata gradualmente a sparire, per accompagnare il settore al pieno regime di mercato. La Conferenza Stato-Regioni ha approvato da poco il nuovo «Conto Energia», cioè il sistema che regolerà gli incentivi al fotovoltaico per gli impianti che entreranno in attività nel triennio 2011-2013. Fra le altre cose, le nuove regole diminuiscono (appunto) gli incentivi ma gli operatori del settore non se ne sono lamentati; dal Gse, l’ente gestore dei servizi elettrici che è responsabile dello sviluppo delle energie alternative, spiegano questa mancanza di reazione col fatto che «il calo degli incentivi è molto minore di quello del costo degli impianti», che dal 2005 è sceso di oltre il 50%, grazie alle economie di scala ma anche al progresso tecnologico (macchine più efficienti e a prezzi minori).
Per dare qualche dettaglio, il nuovo schema del Conto Energia diminuisce le attuali tariffe incentivanti del 18% per gli impianti entrati in esercizio nel 2011 (con una gradualità del 6% ogni quadrimestre) e poi del 6% l’anno nel 2012 e nel 2013. Però conferma una tariffa incentivante garantita per 20 anni sull’energia prodotta a partire dall’entrata in esercizio dell’impianto. E aumenta il limite complessivo di potenza incentivabile in Italia dagli attuali 1.200 MW (già raggiunti) fino a 3.000 MW, prevedendo in più 200 MW di fotovoltaico a concentrazione e 300 MW per gli impianti integrati con caratteristiche innovative. L’obiettivo al 2020 viene fissato a 8.000 MW (gli operatori ne avevano chiesti 15.000).
Il Conto Energia stabilisce la divisione degli impianti in diverse classi di potenza con incentivi decrescenti: da 1 a 3 kW; da 3 a 20 kW; da 20 a 200 kW; tra 200 e 1000 kW; dai 1000 kW a 5 mila kW; oltre 5 mila kW. E suddivide la tipologia di impianti in «realizzati su edifici» e «altri impianti», eliminando le definizioni attuali di «impianti parzialmente integrati» e «impianti integrati». Il Conto introduce anche un premio del 5% sulle tariffe incentivanti per gli impianti che sorgono su discariche, cave, ex aree industriali, siti da bonificare e quelli installati dove vengono sostituite coperture contenenti amianto.
Sono anche previste procedure di autorizzazione semplificate per gli impianti e per la connessione in rete.
Le associazioni degli operatori del settore si sono dichiarate soddisfatte del complesso di queste novità, anche se alcune hanno lamentato «la lunga attesa e i continui rinvii» e sebbene non siano state completamente accolte le loro richieste. Viene sottolineato, fra gli aspetti positivi, che finalmente «si forniscono certezze per dare il via agli investimenti e creare occupazione».
L’Associazione nazionale dell’industria solare fotovoltaica (Assosolare) si dice particolarmente soddisfatta del premio per la sostituzione dell’amianto, mentre esprime qualche preoccupazione per gli incentivi alle serre fotovoltaiche, che in certi casi potrebbero non essere abbastanza remunerative; questo potrebbe nuocere alla diffusione del fotovoltaico in agricoltura.