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 2010  luglio 19 Lunedì calendario

MOBILE", CINQUE MILIARDI DI UTENZE

Cinque miliardi di connessioni mobili, due milioni al giorno di nuovi abbonamenti alla rete "mobile", più di 500 milioni di sottoscrizioni alla banda larga via etere (3G): i dati, diffusi in questi giorni da Ericsson, sono impressionanti, soprattutto se raffrontati con quelli di appena 10 anni fa, quando la rete mobile poteva contare "soltanto" su 720 milioni di connessioni, quante sono oggi quelle raggiunte nella sola Cina.
E se impressionano i dati odierni, ben più significative sono le previsioni per il prossimo decennio: passeremo, ad esempio, dai 360 milioni di connessioni alla banda larga 3G del 2009, ai 3,4 miliardi nel 2015. Nel 2020, poi, i dispositivi connessi attraverso la rete mobile saranno ben 50 miliardi, con l’80 % delle persone che accedono ad Internet che si connetteranno solo ed esclusivamente dal proprio dispositivo "portatile".
I segnali di questa crescita esponenziale, comunque, c’erano già lo scorso anno, nonostante la crisi. A dicembre del 2009, ad esempio, il traffico dati sulle reti mobili aveva superato quello in "fonia". Del resto, la banda larga mobile oggi consente alle persone di usufruire di servizi, come quelli bancari, senza dover entrare in un istituto di credito. O consente di avere informazioni in tempo reale legate alla propria attività lavorativa, come ad esempio i pescatori o gli agricoltori che possono avere le previsioni meteorologiche "ora per ora". I residenti nei piccoli centri possono accedere a servizi di sanità locale avanzata, mentre i bambini possono beneficiare di servizi di "on line education". La banda larga mobile, infine, semplifica le operazioni giornaliere delle piccole imprese.
Nei mercati più maturi, sono i dispositivi connessi, piuttosto che le persone, a guidare l’aumento del traffico in rete. Le comunicazioni "machinetomachine" (M2M) rappresenteranno un fattore chiave per lo sviluppo del settore mobile. Nel settore trasporti, le soluzioni per la tracciabilità permettono di ottimizzare la pianificazione dei percorsi e la sicurezza dei veicoli su strada.
Del futuro del "mobile" ne parliamo con Clara Pelaez, Direttore Strategy & Marketing di Ericsson.
«L’economia, le imprese, la società e i comportamenti degli individui stanno conoscendo profonde trasformazioni che modificano il modo di relazionarsi, di comunicare e di fare business. Al centro di quest’evoluzione ci sono le telecomunicazioni, vero motore dell’innovazione che, trainate dallo sviluppo della banda larga mobile, stanno guidando il cambiamento a livello socioeconomico. Una trasformazione che ha un impatto determinante sia nelle economie mature, sia nei mercati emergenti e nei Paesi in via di sviluppo».
E in Italia?
«L’Italia spiega Clara Pelaez per esempio, pur mostrando una penetrazione della larga banda fissa inferiore alla media dei paesi sviluppati, è invece tra le nazioni che già oggi utilizzano di più la larga banda mobile, con l’opportunità di ridurre velocemente il proprio digital divide. Un recente studio condotto da Ericsson ConsumerLab a livello globale mostra infatti come il 20% degli utenti in Italia utilizzino già la connessione mobile a larga banda e ci pone addirittura al primo posto come frequenza di utilizzo (il 69% accede quotidianamente)».
Quali sono i mercati più dinamici?
«Un’economia emergente come quella cinese come evidenziato da un recente rapporto dell’Ericsson ConsumerLab con una penetrazione della rete mobile del 56%, quasi 800 milioni di abbonati alla telefonia mobile, 8,8 milioni di nuovi abbonamenti ogni mese e 380 milioni di persone che navigano su Internet, si conferma uno dei mercati più dinamici del mondo, che registra la crescita più rapida a livello globale. Nelle aree urbane, i consumatori cinesi richiedono e sottoscrivono i servizi più avanzati per la rete mobile. Dalla ricerca emerge che il 46% della popolazione urbana considera importante poter accedere a Internet da qualunque luogo si trovi, non solo per accedere ai diversi servizi, ma anche per le interazioni sociali. I telefoni cellulari sono infatti diffusi ovunque, a differenza delle connessioni fisse che risultano meno comuni».
L’accesso alla Rete indispensabile sempre, quindi...
«Uno studio recentemente condotto da Ericsson su 4.580 consumatori in sei mercati maturi mostra come ben l’80% degli utenti di banda larga mobile necessiti di un accesso alla rete in qualsiasi momento della giornata a prescindere dal luogo in cui ci si trova. Si è riscontrato inoltre che la connessione a banda larga mobile sta diventando personale come il cellulare. L’80% dei partecipanti dichiara che non lo condividerebbe con nessuno. Le persone vogliono connettività 24 ore su 24».
Quali sono i servizi più richiesti?
«Oggi il servizio che maggiormente beneficia della disponibilità della larga banda sul mobile è il Mobile Internet, ma la nostra società richiede sempre di più applicazioni "in mobilità" che possono migliorare la nostra vita pubblica e privata, la gestione del tempo libero, la sicurezza domestica, il rapporto con le istituzioni e la gestione delle emergenze. Le nuove generazioni sono già abituate ad un accesso a banda larga mobile sempre e ovunque e all’utilizzo di applicazioni che richiedono una grande capacità trasmissiva, interattività e on demand. Nella nostra società è in aumento anche la domanda di servizi di formazione a distanza oppure, nel campo dell’assistenza medica, la possibilità per i pazienti di connettersi da remoto agli ospedali attraverso servizi di telemedicina. Inoltre gli studenti delle aree rurali si connettono alla rete universitaria, gli addetti ai soccorsi inviano video live dalle aree colpite da disastri per una risposta efficiente alle emergenze. Sono tutti esempi di applicazioni "mobili" che cresceranno nel futuro».