ENRICO FRANCESCHINI, la Repubblica 19/7/2010, 19 luglio 2010
SESSO AFFARI E JET SET GLI ANNI RUGGENTI DI ANNA LA ROSSA
Qualcosa è cambiato nei night-club, nelle discoteche, nei pub e bar alla moda, dove i Vip londinesi passano le notti tra musica e champagne, ritrovandosi fuori dalla porta per fumareo nei gabinetti per l’eventuale sniffatina.
Le ragazze russe che da anni invadono Londra, giovani, sexy e apparentemente pronte a tutto, non sono più così popolari come finoa qualche settimana fa.I brokere gli avvocati d’affari della City, che davano loro la caccia trai tavoli dei lap-dance e le piste da ballo, di colpo cambiano direzione se sentono un accento slavo. l’effetto dell’arresto di "Anna la Rossa", nata Anna Kushcenko a Volgograd, la Stalingrado della seconda guerra mondiale, maritata Chapman dopo le nozze con un cittadino britannico, la "femmina fatale", come l’hanno ribattezzata i tabloid inglesi, al centro del più sensazionale o più surreale o più comico caso di spionaggio dalla fine della guerra fredda.
Arrestata il 27 giugno insieme ad altri nove cittadini russi in America, tutti accusati di essere agenti dello Svr, il servizio di spionaggio di Mosca, erede del Kgb sovietico, quindi deportata in Russia l’8 luglio insieme ai suoi compagni, in uno scambio con quattro spie degli americani avvenuto all’aereoporto di Vienna, detta "la Rossa" per il colore dei capelli visto che il comunismo in questo caso non c’entra più, Anna è ora oggetto di un’intensa indagine da parte dell’MI5, il controspionaggio britannico, per determinare se era già una spia, e quali contatti aveva eventualmente attivato, nei cinque anni in cui ha vissuto a Londra. Durante un breve soggiorno di studio in Inghilterra, nel 2001, aveva conosciuto a un party Alex Chapman, un suo coetaneo inglese, fresco di laurea in psicologia. «Fu amore a prima vista», racconta lui. «Andai a dirle che era la ragazza più bella che avessi conosciuto e lei rispose che io ero la stessa cosa per lei.
Passammo tutta la notte a parlare. Il giorno seguente doveva tornare a Mosca, ma la raggiunsi prestoe decidemmo di non separarci più. Ci sposammo in Russia e dopo un po’ lei venne a vivere con me a Londra».
Laureata in economia, nella capitale britannica Anna ha lavorato per la NetJets Europe, una società di leasing di aerei privati per businessman, per la Barclays Bank e per un hedge fund chiamato Navigator.I primi tempi la coppia faceva una vita «da bohemienne», ricorda Alex. «Ma poi Anna cambiò.
Usciva sempre più spesso da sola, con amici russi. Sembrava che avesse più soldi. Diceva di essere interessata al business, alla finanza, alla gente importante, al glamour, al jet-set. Non la riconoscevo più». Nel 2006 i due divorziarono, ma hanno continuatoa sentirsi. «Inizialmente Anna ritornò a Mosca», continua l’ex marito.
«Quindi mi annunciò che si trasferivaa New York con un uomo d’affari americano di cui si era innamorata. Anche questo mi sorprese. Prima diceva sempre che l’America non le piaceva. E un’altra sorpresa fu che, dopo pochi mesia New York, mi informò che era diventata presidente di una agenzia immobiliare con ben 50 dipendenti che vendeva case in America a ricchi russi».
Sicché alla fine Alex non si è meravigliato troppo, quando ha appreso dai giornali che la sua ex moglie era una spia. «Mia madre l’aveva sempre detto. E anch’io a un certo punto l’ho pensato. La stessa Anna mi confidò che suo padre, presentatomi come diplomatico dell’ambasciata russa quando andammo in viaggio di nozze in Zimbabwe, era in realtà un ex ufficiale del Kgb. Mi sembrò un uomo spaventoso.E la figlia ne era completamente soggiogata».
Col senno di poi, Alex esprime qualche dubbio perfino sulla sincerità delle intenzioni di Anna nei suoi confronti: «Ha sempre usato la sua bellezza per conquistare tutti. Non avevo mai incontrato una ragazza così. Tutti ne erano infatuati. A me bastava sentire il suo accento russo per eccitarmi.
Ea letto era una bomba. Le piaceva sperimentare, usare sex-toys, fruste, catene. Una volta abbiamo fatto l’amore perfino in aereo, su un volo per Mosca».
Il sospetto che Anna usasse il suo fascino per irretire uomini d’affari della City ha spinto due agenti dell’MI5 a fare visita a Chapman, a Bournemouth, sulla Manica, dove ora lui vive, per interrogarlo. La sua ex moglie, nel frattempo, è rinchiusa in una località segreta vicino a Mosca, interrogata insieme ai suoi complici dai servizi segreti russi, per un "debriefing" che dovrebbe loro rivelare se qualcuno si è tradito involontariamenteo se qualcuno fa il doppio gioco. In Russia c’è chi vorrebbe candidare "Anna la Rossa" al parlamento e farne un’eroina. «Bella com’è, potrebbe darsi anche al cinema, le piacevano tanto i film di James Bond», ricorda con una punta di nostalgia l’ex fidanzato. Se così fosse, non potrebbe venire a girarne uno a Londra: il ministero degli Interni britannico l’ha privata della cittadinanza che aveva acquisito grazie al matrimonio ed è probabile che la metterà nella lista nera di coloro che non possono ricevere un visto d’ingresso per la Gran Bretagna.