Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2010  luglio 16 Venerdì calendario

LIBERA CRAVATTA IN LIBERO OSPEDALE

In Gran Bretagna, ha precisato il ministro della Salute Ferruccio Fazio, le cravatte sono state bandite dalle corsie degli ospedali dal 2006. Perché? Quasi mai vengono lavate e, come dimostra una copiosa letteratura scientifica, sono la principale fonte di malattie infettive perché microbi e batteri che si annidano sulla superficie e, soprattutto, all’interno del nodo. In Italia, comunque, all’interno degli ospedali e nonostante il caldo torrido di questo periodo e l’aria condizionata che va a singhiozzo in molti nosocomi pubblici, la cravatta è libera. Libera cravatta in libero ospedale. Quelli che non sono stati ancora sciolti sono i nodi della sanità. Nessuno dotato di un minimo di sale in zucca può buttare la croce addosso al ministro Fazio, i nodi sono di lungo corso. Ma prima o poi qualcuno si occuperà di scioglierli. I deficit colossali delle regioni meridionali in concomitanza dei viaggi della speranza dal Sud al Nord in cima alla lista, la progressiva perdita di competitività del sistema sanitario italiano nelle classifiche internazionale. Nodi che prima o poi vengono al pettine.