???6/2010, 17 luglio 2010
fare Capitano della Finanza si uccide in casa sparandosi alla testa Un colpo alla tempia con la pistola di ordinanza: è morto così a 32 anni Andrea Zuccon, originario di Preganziol
fare Capitano della Finanza si uccide in casa sparandosi alla testa Un colpo alla tempia con la pistola di ordinanza: è morto così a 32 anni Andrea Zuccon, originario di Preganziol. Lo hanno trovato senza vita i colleghi. Lascia la moglie e un bambino di sei anni. Appartenente a una nota famiglia trevigiana, era nel nucleo di polizia tributaria di Padova e stava per trasferirsi a Roma di Enrico Ferro Il capitano Andrea ZucconPREGANZIOL. Un colpo di pistola alla tempia per dire basta alla vita. Una vita divenuta troppo pesante per continuare. Se n’è andato così Andrea Zuccon, 32 anni di Preganziol, capitano della Guardia di Finanza in servizio al nucleo tributario di Padova. Ha deciso di farla finita nel soggiorno della propria abitazione, all’ultimo piano del palazzo al civico 101 di via Facciolati. I colleghi l’avevano sentito al telefono verso metà mattinata. Il capitano Andrea Zuccon in questi giorni era in licenza di trasferimento: stava completando le ultime pratiche prima di prendere servizio al comando generale a Roma. Un incarico prestigioso. Una promozione sul campo, dopo quasi cinque anni trascorsi a Padova dove aveva avuto anche la delega a mantenere i rapporti con gli organi di stampa. Purtroppo però per Andrea Zuccon anche le soddisfazioni più grandi avevano perso il loro sapore. Così, probabilmente tra la tarda mattinata e il primo pomeriggio, ha impugnato la pistola di ordinanza (una Beretta calibro 9) e ha premuto sul grilletto. Sono stati i colleghi i primi ad accorgersi di quello che era successo. Quando nel pomeriggio hanno provato a ricontattarlo al telefono, vedendo che non rispondeva, sono andati a casa sua. E appena sono entrati, l’hanno trovato riverso in soggiorno, in un lago di sangue. Lì accanto una lettera, in cui spiegava i motivi di questo inspiegabile addio. Una carriera brillante per il giovane ufficiale, partito da Frescada, frazione di Preganziol, dove vivono ancora i genitori e un fratello. Una famiglia, la sua, nota e stimata composta di professionisti e commercianti. Qui lo ricordano tutti come un ragazzo sportivo, solare e disponibile. Quindi gli studi a Treviso, al liceo scientifico «Da Vinci». Conseguita la maturità la decisione di entrare nelle forze dell’ordine. Accanto ai corsi dell’Accademia di Bergamo, Andrea non ha mai mollato la sua passione per l’economia, materia in cui si è laureato. Dopo Bergamo, l’Accademia di Castelporziano (Roma) quindi il primo incarico come tenente a Latisana (Udine). Un periodo felice che condivide con la sua compagna, la donna che sposerà nel 2003 e che gli darà un figlio. Il piccolo, di sei anni, è nato nello stesso giorno del papà Andrea. Quasi subito arriva la promozione a capitano a il trasferimentio in via Facciolati a Padova con la famiglia. E qui che Andrea riuscirà mettere a frutto i suoi studi di econonia, lavorando al Nucleo della polizia tributaria della Finanza di Padova. E’ di un mese fa la notizia del suo trasferimento al comando generale di Roma. L’ufficiale si stava preparando alla nuova vita nella capitale e al suo nuovo incarico. Poi, improvviso, il tragico epilogo. (17 luglio 2010)