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 2010  luglio 17 Sabato calendario

QUASI OGNI SERA «FUGA» NELLA PACE DEL CASTELLO. LA TENTAZIONE DI LASCIARE PALAZZO GRAZIOLI

Sempre più spesso, ormai quasi ogni giorno, Silvio Berlusconi raggiunge la Crescenza appena può. Così è stato – racconta un testimone diretto – anche l’altra sera dopo le otto. Il Cavaliere è arrivato, vi ha trascorso qualche ora di quiete, poi è ripartito nel cuore della notte. L’afa romana e i lunghi coltelli, in effetti, sembrano davvero lontanissimi da qui, dalla sua nuova stanza col grande letto di legno a torciglioni e le pareti affrescate, a 86 metri d’altezza, nel piano nobile del castello, col vento fresco del bosco che gli fa passare i cattivi pensieri.
Quindici minuti prima del suo arrivo, una telefonata da Palazzo Chigi avverte ogni volta la proprietaria, la principessa Sofia Borghese, figlia di Scipione Borghese, discendente diretto di papa Paolo V. Poi entra in azione la scorta, che in pochi minuti bonifica la reggia e tutta l’area circostante. La principessa Sofia, ex crocerossina, l’altra sera lo ha accolto con un piatto di cracker e un bicchiere d’acqua gelata: cena frugale per il premier, che s’accinge dunque a passare qui la sua annunciatissima estate romana di superlavoro. Per cambiare il partito e regolare magari all’ombra un po’ di conti.
Silvio Berlusconi «si è già sistemato» ma «non si è ancora installato»: così raccontano, adesso, le voci di dentro del magnifico maniero, voluto dalla famiglia Crescenzi intorno all’anno Mille come torre di avvistamento ai confini del proprio feudo. Quel che è certo, però, è che la Crescenza esercita da tempo su di lui un richiamo quasi irresistibile. Secondo alcuni, addirittura, il Cavaliere starebbe meditando l’addio a Palazzo Grazioli: «A me piace moltissimo vivere a Roma’ avrebbe confidato una di queste sere ai suoi amici’ ma dalle mie finestre vedo solo autobus e smog...». Invece questa è una fortezza immersa nel verde, ornata di fontane e fiori di ogni specie. Un’oasi nel cuore di Roma, a soli cinque minuti da corso Francia, molto suggestiva anche per gli arredi. Al piano terreno, infatti, ecco massicci camini, armature e corazze appese ai muri. Una scala di pietra conduce al piano superiore, quello dove vivono la principessa Sofia e suo marito, il barone Fabrizio Sardagna Ferrari von Neuburg und Hohenstein e dove le stanze, compresa quella di Berlusconi, si aprono lungo una galleria rinascimentale abbellita da due grandi dipinti, attribuiti al pittore settecentesco Pietro Longhi, che rappresentano il battesimo di Gesù e la predica di San Giovanni. Anche per questo motivo, da anni, il Castello di Tor Crescenza è diventato una location di lusso per feste ematrimoni (la società che organizza il catering, "Relais Le Jardin", parla di «90-100 euro a persona»). Il calendario quest’estate si presenta zeppo di appuntamenti ma pare che Berlusconi non abbia messo paletti («Tutti gli impegni presi vengano rispettati...»). Insomma, così come già fecero Totti e Briatore, gli sposini che abbiano programmato un party alla Crescenza non rischiano di vederselo annullato all’improvviso.
La verità è che se non fosse per la sua amica, la principessa Sofia Borghese, che non vuol saperne di vendere il castello, Berlusconi probabilmente, la cui passione per le case è nota, aggiungerebbe di sicuro la Crescenza all’elenco già lungo delle sue residenze esclusive, da Antigua a Bermuda, da Arcore a Villa Certosa. Così, se l’esperienza di quest’estate andrà bene, potrebbe sempre accontentarsi di viverci in affitto. Sull’argomento, però, la principessa Sofia finora è stata chiarissima: «Nessun contratto, nessun affitto, Berlusconi è amico mio e sarà mio ospite». Già, ma in futuro...
Fabrizio Caccia