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 2010  luglio 16 Venerdì calendario

SMETTIAMOLA DI TRATTARE GLI ANIMALI DA UOMINI

Antropomorfizzazione. Si fa prima a spiegare che a leggere. Si dice di chi attri­buisce facoltà e capacità umane agli ani­mali. Un esempio recente e famoso è il polpo Paul, accreditato di capacità divi­natorie che, pur non essendo ancora scientificamente provate nella specie umana, sono comunque accettate per individui del tutto eccezionali, tanto che vari corpi di polizia si avvalgono delle loro pre­stazioni. Se dunque è mol­to dubbio che l’uomo pos­s a emettere profezie o ave­re visioni realiste, è fuor di dubbio che un polpo o un cane o qualunque altro ani­male possa avere virtù divi­natorie vere e proprie, al­meno per quanto ci è dato sapere fino a oggi. S u terre­moti, tsunami e altri eventi atmosferici inusuali, come è noto, vi sono molti studi contrastanti tra loro, m a la comunità scientifica è an­cora contraria a d accettare anche valutazioni di que­sto tipo per i nostri «fratelli minori».
Fino a qualche tempo fa l’antropomorfismo era ben tollerato e quasi favo­revolmente visto, sia dalle correnti filosofiche che da quelle etologiche, almeno per quanto concerne quel­le divulgative. Sicuramen­te l’attribuzione di figure umane a dei ed esseri divi­n i nasce nell’età i n cui l’uo­mo inventa i miti. Si può quasi affermare dunque che nasca con l’uomo stes­so. Gli dei, ancor più degli animali, diventano esseri capaci di intendere e vole­re, come l’uomo appunto. U n gradino sotto gli anima­li che, visti inizialmente co­me prede o soggetti utili per la caccia e la pastori­zia, arriveranno a d affasci­nare l’uomo. E quando su­bentra il fascino, subentra lo studio e la voglia d i cono­scenza. Gli animali dei car­toni di Walt Disney, parla­no, ridono, piangono, esat­tamente come un essere umano e il loro successo si può dire che sia planeta­rio. Il papero sfortunato (Paperino), il cane dalle lunghissime orecchie sva­nito e generoso (Pippo) il topo razionale e saccente (Topolino) sono entrati, at­traverso libri e tv, nelle ca­se di ogni meridiano e pa­rallelo.
La storia ormai ci inse­gna che trattare gli animali alla stregua di esseri uma­ni è un tragico errore che comporta serie conseguen­ze per gli uni e gli altri. Sia­mo noi a doverci sforzare nel capire il loro linguag­gio, nel cercare d i interagi­re con loro, nello stabilire regole di comportamento che non gli creino nocu­mento, inculcandogli com­portamenti «umani». Oggi ci sono salutisti sempre a dieta ferrea e palestrati dall’alluce alle orecchie che pretendono di assog­gettare gatti nei cani a die­te iperproteiche e prive di grassi. Se si pensa che un gatto necessita, nella sua alimentazione, di oltre il 50% d i grassi, s i può imma­ginare quali danni (fino al­la cecità o alla morte) si possano provocare con die­te «umane». Non è difficile vedere questi soggetti cor­rere in bicicletta a 40˚, tra­scinando dietro cani con un filo di grasso in più e una lingua lunga due me­tri! Un vero e proprio mal­trattamento d a sanzionare duramente.
Un’associazione animali­sta inglese, proprio i n que­sti giorni, ruba coniglietti nani nei giardini delle ville restituendoli ai loro bo­schi e alle loro tane e spez­zando il cuore a bambini che, al ritorno da scuola, non trovano più il loro ama­to pet . Trovano u n biglietto con scritto «Questa è cru­deltà contro gli animali. I conigli non vanno tenuti i n gabbia, ma nell’ambiente selvatico a socializzare tra loro».
Atto sommamente crude­l e anche questo che però f a riflettere se non sia oppor­tuno che cani, gatti, conigli e compagnia bella non deb­bano essere trattati un po’ più come tali e non come bambini viziati.