G. D., Il Sole-24 Ore 15/7/2010;, 15 luglio 2010
ALLA BP VOLA CON IL BONUS LA BUSTA PAGA DI HAYWARD
Tony Hayward, amministratore delegato di Bp, il gruppo petrolifero responsabile della catastrofe ambientale nel golfo del Messico, ha ricevuto uno stipendio di 3,158 milioni di sterline nel 2009, al lordo delle imposte, il 25,9% più del 2008.
Tradotta in euro al cambio di fine 2009 (1 euro corrispondeva a 0,904 sterline, mentre oggi la valuta comune è più debole, pari a 0,8318 sterline), la busta paga del 52enne manager ha sfiorato i 3,5 milioni di euro. Lo stipendio fisso è un terzo del totale (1,045 milioni), i due terzi sono il bonus, il premio legato ai risultati.
Ai compensi monetari si sommano quelli in azioni, titoli assegnati gratis ai dirigenti detti anche «performance share», per un valore di 336mila sterline alla data di esercizio, febbraio 2009, corrispondente a poco più di 370mila euro. Insomma Hayward, il manager che ha fatto infuriare Barack Obama e ha detto di essersi «ripreso la vita» dopo l’esonero dalle operazioni di Bp per tentare di bloccare la marea nera nel golfo del Messico, l’anno scorso ha guadagnato complessivamente quasi 3,9 milioni di euro lordi.
Tra gli altri manager di Bp, gli stipendi più alti nel 2009 sono quelli del responsabile del settore esplorazione e produzione, Andy Inglis, 2,217 milioni di sterline (+7,9%), circa 2,45 milioni di euro lordi e del direttore finanziario Byron Grote, pagato in dollari, 3,458 milioni (+11,9%), corrispondenti a 2,41 milioni di euro al cambio di fine 2009. Per entrambi il bonus, il salario variabile, ha rappresentato il 59% della busta paga. Entrambi hanno aggiunto ai compensi benefici in azioni: per un valore di 279mila sterline Inglis e di 603mila dollari Grote.
Nella hit parade anche il direttore generale, l’americano Robert Dudley, mandato a guidare le operazioni per tappare il pozzo Macondo dopo la ritirata di Hayward. Dudley ha ricevuto 2,18 milioni di dollari, pari a 1,52 milioni lordi in euro. Nel 2009 il gruppo Bp ha dichiarato 16,58 miliardi di dollari di utile netto (-22% sul 2008) su un giro d’affari di 239 miliardi. Quest’anno i risultati saranno in netto peggioramento. Chissà quale sarà l’effetto sulle paghe dei manager.