MICHELE SERRA, la Repubblica 13/7/2010, 13 luglio 2010
Corsivi - Piccolo elenco delle illegalità riscontrabili in circa tre minuti di orologio nei pochi metri quadrati di una stazione di servizio dell´hinterland milanese
Corsivi - Piccolo elenco delle illegalità riscontrabili in circa tre minuti di orologio nei pochi metri quadrati di una stazione di servizio dell´hinterland milanese. Il benzinaio mi propone "due o tre timbri" sulla scheda carburante, anche se ho fatto solo un pieno. (Rimane sconcertato dal mio rifiuto). Quasi tutti gli automobilisti in coda al semaforo frontestante telefonano alla guida con il cellulare incollato all´orecchio. Un giovine tatuato appena arrivato su una Harley Davidson che fa il rumore di un peschereccio fuma mentre fa benzina. Tra le sterpaglie intorno, rifiuti di ogni genere, tranne che nei pochi metri intorno alla postazione di una puttana africana che deve avere ripulito, almeno lei, la sua location. Sul cavalcavia accanto, penzolano diversi cenci con la scritta "Giusy ti amo by Lory" e successive repliche. Tutto appare precario, sciatto e indisciplinato, per diretta e attiva volontà degli umani stanziali o in transito: come se una gigantesca class-action di massa convergesse contro ogni possibilità di ordine e di pubblica sollecitudine. Ma tutto appare, anche, ordinario e fluido, consolidata prassi e quasi lieta quotidianità. Risalgo in macchina con il fondato sospetto di essere il solo a sentirmi fuori luogo.