AGNESE VIGNA, La Stampa 12/7/2010, pagina 24, 12 luglio 2010
GIU’ I PREZZI DELLE CASE AL MARE (2 PEZZI)
Seconda casa al mare all’insegna del «meno». Tra le regioni con il ribasso dei prezzi più sensibile c’è la Basilicata (-8,8%), seguita dalla Sicilia (-7,2%). La Campania ha messo a segno una riduzione del 3,9% e la Puglia del 3,8%. Meglio l’Emilia Romagna, ma sempre con il segno meno (-0,6%). «L’analisi per coste vede una diminuzione maggiore per i comuni che si affacciano sul versante Ionico (-5,5%) - spiegano dall’Ufficio Studi di Tecnocasa - , seguiti da quelli posizionati sul Mar di Sardegna (-2,8%) e sulla Costa Tirrenica (-2,2%). Ci si orienta soprattutto sui piccoli tagli, da 60-70 mq».
Liguria
«Resta il problema della qualità medio-bassa di molti immobili con proprietari che hanno aspettative di prezzo eccessive», spiega Guido Lodigiani di Gabetti Property Solutions. «Quotazioni in leggera flessione ad Alassio anche se per soluzioni fronte mare si spendono da 10 a 12 mila euro al mq. A Sanremo la compravendita di seconde case è abbastanza ferma mentre a Santa Margherita le quotazioni hanno tenuto, soprattutto sulla fascia top. Attici fronte mare sono stati venduti a quotazioni stratosferiche. Il quadro complessivo vede proprietari, non bisognosi, arroccati sulle proprie pretese e tempi di vendita che possono superare l’anno. In Centro, nella zona Porto o nella seconda fila, le quotazioni medie sono intorno agli 8.000 euro al mq. In calo oltre il 10% i prezzi a Rapallo».
Emilia Romagna
Leggera diminuzione dei prezzi a Rimini rispetto allo scorso anno (-3%). La disponibilità di spesa è di 250-280 mila euro. Chi cerca le ville è disposto a spendere fino a 500 mila euro, ma il mercato non offre molto a questi prezzi. Molto economico il mercato dei Lidi Ferraresi.
Toscana
A Capalbio quotazioni sostenute, in alcuni casi sono aumentate. Il segmento di clientela che si indirizza verso Ansedonia e Porto Ercole è elevato. Le quotazioni fronte mare vanno dagli 8 ai 10 mila euro al mq e sono rimaste stabili rispetto allo scorso anno. Flessione delle quotazioni all’Elba nell’ordine del 10-15%: chi vuole acquistare una seconda casa è disposto a spendere circa 200-300 mila euro, orientandosi verso il bilocale. Stabile Forte dei Marmi: il mercato è molto esclusivo, e i proprietari non hanno necessità di vendere. La disponibilità dei pochi clienti interessati all’acquisto è di 450-500 mila euro per i tre locali e di 1,5-2 milioni di euro per le ville, ma con queste somme non si trova niente.
Sardegna
I prezzi sono rimasti sostanzialmente invariati a Porto Cervo Centro, Abbiadori e al Pevero, mentre risultano in diminuzione nelle altre località dell’isola. Le trattative si svolgono in linea di massima "a corpo", data l’esclusività del singolo immobile. Molto affollate nei mesi centrali, poco invece a giugno e settembre, Porto Cervo e Porto Rotondo sono realtà che non riescono a destagionalizzare nei mesi primaverili. I canoni delle ville ad agosto sono proibitivi. Per soluzioni a Liscia di Vacca, con giardino, piscina, vicino alla spiaggia, con 5 camere e 10 posti letto, l’affitto per agosto è sui 24-26 mila euro. Incremento di richieste da parte di russi e ucraini e dei primi cinesi interessati alla zona di Porto Raphael. Il budget non è un problema per i russi, che sono disposti a spendere anche 20-30 milioni di euro per ville sul mare.
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Casa all’estero? Per studiare. Tra le mete più gettonate emergono le città universitarie inglesi, come Oxford e Cambridge, ma anche di altri Paesi, come Parigi, Ginevra, Barcellona. L’effetto Erasmus, oltre alle scarse prospettive offerte dalle Università italiane, inducono molte famiglie ad acquistare un mini appartamento all’estero per i propri figli. Ginevra, tra l’altro, sta registrando un forte aumento degli acquisti da parte di famiglie che si spostano, oltre che per motivi di lavoro, anche per trascorrervi l’età della pensione.
Le incertezze sul futuro dell’economia mondiale hanno invece ridotto il numero di famiglie ”audaci”, interessate agli acquisti extra-europei. L’ultima moda per gli amanti delle località esotiche è comunque rappresentata dalla regione di Bahia, in Brasile, e dalle località sul Mar Rosso, in Egitto, dove al fascino esercitato dai fondali variopinti si affianca una legislazione fiscale favorevole agli investitori stranieri.
In ogni caso, l’atteggiamento degli acquirenti di case all’estero si è modificato con la crisi economica: si cercano soprattutto opportunità di investimento competitive rispetto a quelle offerte dal mercato italiano.
I cali maggiori riguardano gli immobili di scarsa qualità o situati in posizioni marginali destinati ad una rivalutazione modesta anche in presenza di una situazione economica più favorevole. Al contrario le abitazioni di alto livello hanno registrato riduzioni molto più modeste.
La selettività degli acquirenti, accompagnata da una diffusa carenza di liquidità e dai timori legati allo scudo fiscale, hanno comportato un notevole allungamento dei tempi di trattativa e, spesso, la decisione di posticipare l’acquisto.
Pertanto, il primo semestre 2010 si dovrebbe chiudere con una flessione degli acquisti, la prima dopo sei anni consecutivi di crescita. Secondo l’Istituto di ricerche Scenari Immobiliari, da gennaio a giungo sono stati acquistati 12.800 immobili oltre frontiera, che rappresentano un calo dell’11,7% rispetto allo stesso periodo 2009. La seconda parte dell’anno dovrebbe registrare un aumento delle transazioni ma, comunque, il 2010 si chiuderà con un calo almeno del 5% rispetto all’anno precedente.
Molto richiesti i nuovi complessi residenziali in fase di costruzione in Slovenia e Croazia. In calo gli acquisti negli Stati Uniti, in seguito al recupero del dollaro rispetto all’euro: il calo è più evidente nelle top location delle città più importanti, dove i prezzi sono ancora molto alti, mentre riscuotono notevole interesse le località turistiche della costa ovest, dove l’ampia offerta di occasioni scontate compensa lo svantaggio valutario.
Negli ultimi mesi si è discusso dei riflessi della crisi economica sul mercato immobiliare in Grecia e Spagna. «In Grecia il gap tra immobili di alto e medio livello è particolarmente accentuato - spiega Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari - e, dunque, non si può sperare di comprare a prezzi stracciati case di buon livello, soprattutto nelle zone turistiche più richieste dagli italiani, quali Cicladi e Dodecanneso. Opportunità più economiche si trovano in Spagna, dove imprese e famiglie in difficoltà hanno riversato sul mercato migliaia di alloggi di ogni livello sia nelle città che nelle località turistiche. La possibilità di fare ottimi affari compensa i timori legati ad un possibile aggravamento della crisi, con conseguente svalutazione degli immobili nel prossimo futuro».