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 2010  luglio 10 Sabato calendario

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(vedi anche frammento 216172)

LA STAR DEL MONDIALE UN POLPO -

di Alessandro Alviani

Per l’ultimo oracolo calcistico della sua breve vita Paul non ha voluto perder tempo. Incurante dei quasi 100 giornalisti appostati davanti la sua vasca nell’acquario Sea Life di Oberhausen, nell’Ovest della Germania, si è avvicinato spedito ai due contenitori in plexiglas con le bandiere dell’Olanda e della Spagna, si è piazzato sull’urna spagnola, l’ha aperta e ha divorato il mollusco al suo interno. In meno di un minuto e mezzo la sorte dei Mondiali di calcio sudafricani era così scritta: domani sera la Spagna vincerà la sua prima coppa del mondo. Parola di Paul il polpo, l’animale preveggente più famoso del mondo.
Paul ha oltre 20mila fan su Facebook, può vantare una sua pagina su Wikipedia e la sua performance, ieri, è stata trasmessa live da diverse tv. L’Associated Press ha addirittura fatto del suo verdetto una breaking news. Potenza di un polpo dalle qualità straordinarie: Paul ha indovinato i risultati di tutte le partite della Germania ai Mondiali 2010, dimostrandosi per giunta super partes.
Nonostante sia nato in un acquario di Weymouth, nel sud dell’Inghilterra, ha pronosticato la sconfitta dell’undici di Capello contro la Germania, guadagnandosi in patria l’accusa di «traditore». In semifinale ha previsto anche la vittoria della Spagna sulla nazionale tedesca. Per reazione la tv pubblica Zdf ha minacciato ironicamente di cucinarlo in padella, mentre la «Bild» ha consigliato sul suo sito «le migliori ricette» a base di polpo, tanto che Paul ha ricevuto un’offerta di «asilo» dal premier spagnolo Zapatero. Sarà forse per questo che ieri non ha voluto rischiare e, dopo qualche esitazione, si è riappacificato coi tifosi tedeschi, pronosticando la vittoria della Germania sull’Uruguay nella finale per il terzo posto.
Un salvataggio in calcio d’angolo? «No, non lo avremmo cotto alla griglia in ogni caso», scherza Stefan Porwoll, il direttore del Sea Life di Oberhausen. Dopo la sconfitta tedesca contro le Furie rosse, comunque, le misure di sicurezza sono state «rafforzate». «Abbiamo chiesto a un nostro dipendente di sorvegliarlo con più attenzione», rivela Porwoll. Del resto la Cassandra a otto braccia ha già collezionato una lunga serie di «minacce»: dopo l’eliminazione della nazionale di Maradona un tifoso argentino gli ha scritto per invitarlo a una grigliata ribattezzata «Polpo alla Paul». Il che non ha fatto che aumentare la sua notorietà.
Da giorni i visitatori dell’acquario di Oberhausen arrivano con una precisa richiesta: «dov’è Paul?». Paul è in una vasca con 1.500 litri d’acqua, vive da solo («mangerebbe tutto quello che c’è con lui nella vasca», nota Porwoll), si ciba di due o tre molluschi al giorno, che gli vengono nascosti in un vasetto di marmellata o in un cubo di mattoncini Lego (da qui l’idea per l’oracolo dei mondiali) ed è molto intelligente. «I polpi hanno l’intelligenza di un bambino di due anni», ricorda Porwoll.
La sua carriera «calcistica», iniziata due anni fa agli Europei, si è conclusa ieri: i polpi tenuti in un acquario vivono al massimo fino a quattro anni e Paul ne ha già due e mezzo. A Oberhausen, comunque, sono in contatto con i colleghi di Weymouth per ricevere a tempo debito un sostituto, che dovrebbe apprendere da Paul i trucchi del mestiere e potrebbe fare il suo esordio ai prossimi Europei. L’oracolo originale, invece, si prepara a una nuova vita. «Abbiamo delle richieste per uno show televisivo settimanale del tipo: ”Un oracolo a settimana” e a fine dicembre Paul dovrebbe apparire in un programma tv sui principali eventi del 2010», rivela Porwoll. E non solo: dalla Grecia qualcuno ha chiesto al polpo di prevedere la fine della crisi del Paese ellenico, dal governo spagnolo lo hanno pregato di predire una decisione politica e alcune coppie gli hanno scritto per conoscere il sesso del loro primogenito.
Neanche Paul, comunque, è infallibile. Agli ultimi Europei indovinò il risultato di tutte le partite della Germania, tranne quello della finale: puntò sulla nazionale tedesca, ma fu la Spagna a vincere. Anche per questo a Oberhausen mettono le mani avanti. «Gli abbiamo fatto prevedere anche la finale dei Mondiali per via delle numerose richieste, ma in realtà - precisa Porwoll - lui è esperto solo della Germania».

La Stampa, 10/7/2010

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UN ANIMALE GENIALE

di Giorgio Celli

Il filosofo francese Bergson, nella sua «Evoluzione Creatrice» aveva avuto una felice intuizione, dicendo in parole povere che l’intelligenza più acuta tra tutti gli organismi viventi del pianeta fosse attribuibile all’uomo in prima linea, ma dopo all’ape e al polpo. Difatti questa creatura che sembra un groviglio di gomma, con la possibilità di automodellarsi in mille forme, ha dato prova di performance insospettabili, e che accreditano l’intuizione del filosofo francese. Per esempio, può andare a scuola dai suoi simili, cosa che non è frequente tra gli animali.
All’acquario di Napoli, i ricercatori hanno messo in atto questo brillante esperimento. Due polpi sono stati sistemati in due acquari paralleli, separati da una lastra di vetro trasparente, che permetteva all’uno di vedere i movimenti dell’altro. Nell’acquario di uno dei due è stato introdotto un barattolo di vetro, anche questo trasparente, che ospitava un granchio, cibo di elezione per la nostra creatura marina. Però, il barattolo era chiuso da un tappo girevole e per far colazione il polpo era sfidato ad aprirlo.
Bene, si è messo subito all’opera, lavorando di tentacoli e avvolgendo quella dispensa che sembrava inespugnabile. L’altro polpo restava in osservazione. Alla fine il coperchio, avvolto da un tentacolo, gira su se stesso e si apre per cui, il pranzo è servito! Ora, lo stesso barattolo viene calato nella vasca accanto. Il polpo si avvicina e senza esitare fa girare il coperchio con un solo colpo di un tentacolo, ha potuto vedere come ha fatto l’altro ed ha capito esattamente come si fa.
Un buon maestro e un ottimo allievo, che diamine!

La Stampa 10/7/2010


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«POLP FICTION»: L’UNICO ITALIANO CHE HA VINTO – L’orgoglio italiano aggrappato ai tentacoli di Paul. Dopo la disfatta degli azzurri, la bocciatura di Rosetti e la «cassanata» dell’invasore abruzzese durante Germania-Spagna, ci resta solo il polpo veggente. Lo avevano spacciato per inglese, con un pedigree farlocco che lo dava originario di Weymouth, cittadina affacciata sulla Manica. Poi la rivelazione: l’octopus in verità è un polpone toscano, scampato al caciucco grazie a Verena Bartsch, addetta del parco acquatico «Sea life» di Oberhausen, ovest tedesco. Verena ha confessato di avere pescato «Paul» lo scorso aprile al largo delle acque dell’isola d’Elba. «Aveva quattro settimane e non era più lungo di dieci centimetri», garantisce la 22enne paffuta istruttrice che mai avrebbe pensato di avere liberato dagli abissi marini l’oracolo più infallibile e inquietante dai tempi della Sibilla.
Otto su otto: le ha beccate tutte, dalla fase a gironi fino alla finale di ieri.
Dalle acque dell’Elba, Paul – ma ora bisogna cambiargli nome, va bene anche Paolo – è stato trasferito prima all’acquario di Coburg, che per 179 euro lo ha ceduto a quello di Oberhausen: un affarone, visto che ora il Sea Life è destinato a diventare più famoso e frequentato di quelli di Sydney, Genova e San Francisco messi insieme. L’asta per averlo è già arrivata a 40 mila euro, offerti da Francisco Nuchera, dirigente del Betis Siviglia (serie B spagnola), nella speranza che il cefalopode possa portare altrettanta fortuna alla squadra di club, dopo aver «incoronato» la nazionale prevedendone il trionfo.
Paolo è diventato oggetto di studio di scienziati e chiromanti: che le piovre fossero intelligenti (sicuramente più di chi crede alle loro capacità divinatorie) era risaputo. Perfino alla stazione zoologica di Napoli avevano verificato la loro abilità ad aprire contenitori, a ingegnarsi per raggiungere il cibo, a imitare i gesti dell’istruttore. Ma che addirittura azzeccassero i pronostici... Eppure mezzo mondo è convinto che un mollusco possa riconoscere la bandiera di una nazionale, farsi illuminare da un’entità esoterica che legge il futuro e quindi puntare dritto al boccone relativo. Già alle prime due previsioni centrate si era gridato al miracolo, figuriamoci dopo un en plein di otto tentativi. «Siamo molto orgogliosi di lui», esulta il direttore dell’acquario tedesco Stefan Porwoll, nemmeno parlasse dell’impiegato modello. «Paul non si fa influenzare dalle centinaia di giornalisti che gli stanno addosso, si comporta da vero professionista». Così Paolo ha azzeccato l’esito di tutte le partite della Germania, le cinque vittorie (Australia, Ghana, Inghilterra, Argentina, Uruguay e Olanda) e anche le due sconfitte con Serbia e Spagna più la finale di ieri.
La fattoria degli animali veggenti sta diventando più popolata del parco Kruger: dal panda Lin Ping al coccodrillo Harry, dal gatto Pedro alla giraffa George fino ai pappagalli Mani eMeena Kutti, tutti si esibiscono in Rete con esiti apparentemente infallibili. C’è anche un «umanoide» che spopola in Cina: oltre un milione di visite sul blog di «Fratello Futuro», uno che dice di venire da un altro pianeta e di conoscere in anticipo gli avvenimenti della Terra. Un tipo scrupoloso. Scrive: «Spero che le mie rivelazioni non arrivino prima delle partite altrimenti i giocatori potrebbero essere condizionati». Almeno il polpo sta zitto, meglio grigliare l’alieno.
Federico Pistone
Corriere della Sera 12/07/2010
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