Il Sole-24 Ore 11/7/2010;, 11 luglio 2010
«PEPITE? SOLO PER INTENDITORI»
Lingotti, pepite, monete: cosa conviene scegliere? Per chi intende investire in oro fisico ed è più attento alla performance - spiega Ivana Ciabatti, amministratore unico di Italpreziosi, uno dei più grandi banchi metalli italiani - è consigliabile l’investimento in lingotti, che offrono costi di transazione veramente contenuti. Il lingotto esiste nelle sue varie pezzature da 5,10, 20, 50, 100 fino a 1.000 grammi. Quella da 100 grammi è certamente la forma preferita, in quanto permette un investimento relativamente accessibile, economicamente vantaggioso in termini di commissioni applicate e al tempo stesso facilmente smobilizzabile.
Le piccole pezzature convengono?
Sono ricercate da coloro che vogliono favorire uno smobilizzo più graduale o che vedono il prodotto da investimento come idea regalo per speciali occasioni. Da un lato c’è chi cerca l’economicità dell’investimento acquistando lingotti da 1.000 grammi, dall’altro c’è chi predilige investire in pezzature più piccole per uno smobilizzo più frazionato.
Qualcuno acquista anche pepite?
La pepita non è da intendersi da investimento al contrario di lingotti e monete. La consideriamo più come "un regalo che la natura ci offre". Ha certamente un valore aggiunto riconosciuto dal mercato, tipicamente composto da intenditori o appassionati, ben superiore al valore intrinseco dell’oro contenuto, ricordando che rientrando nella categoria di oro da investimento è soggetta all’applicazione Iva.
Oro fisico o etc sull’oro: cosa è meglio?
La scelta tra investimento in Etf e in oro fisico è da considerarsi dicotomica: i primi soddisfano esigenze di praticità visto che non presuppongono la custodia del metallo, mentre l’altro offre quel senso di possesso e sicurezza che solo il contatto con il fisico può regalare, specialmente in questi tempi in cui il contesto economico-finanziario ha portato un profondo senso di incertezza e sfiducia negli investitori.