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 2010  luglio 08 Giovedì calendario

SARK E ”LA MILIARDARIA SCONCERTATA” L’OPERA BUFFA DELLA BETTENCOURT

La storia dello scandalo Bettencourt sarebbe potuta uscire dalla penna di Molière. una vicenda tragicomica che ha come principale interprete una 87enne ereditiera sorda, confusa, circondata dai pettegolezzi e dalle polemiche nonché da consiglieri e ”favori-ti” che a volte ama e a volte detesta e che potrebbero essere anch’essi dei predatori. La commedia la si sarebbe potuta intitolare ”La miliardaria sconcertata”. Tuttavia non è ambientata nel XVII secolo, ma tra il 25 maggio 2009 e l’11 maggio 2010. Teatro della commedia la lussuosa villa di Neuilly-sur-Seine, la cittadina più ricca di Francia, alle porte di Parigi. Anche il dialogo sembra uscito da una sceneggiatura cinematografica sul mondo di avidità/untuosità/snobismo/ipocrisia/antisemitismo che a volte si cela sotto i costosi tappeti antichi che abbelliscono le dimore sfarzose della cattolicissima alta borghesia francese. Le conversazioni registrate segretamente dall’ex maggiordomo dell’anziana signora hanno ritmi teatrali. Le 100 ore di registrazione hanno creato uno scandalo politico, stanno facendo traballare la poltrona di un ministro non proprio di secondo piano, Eric Woerth, e potrebbero assestare il colpo definitivo alla già vacillante presidenza Sarkozy. Inoltre le registrazioni saranno al centro di un processo esplosivo – iniziato e rinviato la settimana scorsa – e verosimilmente decideranno il futuro della più grande azienda di cosmetici del mondo: L’Oreal. L’anziana signora al centro della scena è Liliane Bettencourt, donna più ricca di Francia e figlia unica del fondatore dell’Oreal, Eugene Schueller. La sua unica figlia, Francois Bettencourt-Meyers, 56 anni, da oltre due anni si è rivolta alla magistratura per dimostrare che la madre non è in grado di intendere e di volere e che si è fatta sottrarre quasi un miliardo di euro da un improbabile ”amichetto”, il 63enne Francois-Marie Banier, scrittore gay riciclatosi in fotografo del bel mondo le cui amicizie vanno da Salvador Dali a Johnny Depp. Ma al cuor non si comanda, risponderebbe l’arzilla vecchietta. O forse no. L’altro interprete principale della tragicommedia è Patrice de Maistre, 63 anni, amministratore del patrimonio della signora Bettencourt che ammonta a circa 17 miliardi di euro e direttore della di lei holding: Clymene. Dalle intercettazioni si capisce chiaramente che la signora Bettencourt è sorda e spesso confusa, ma tutt’altro che svanita. Numerose volte Patrice de Maistre implora la sua datrice di lavoro di regalargli una grossa somma di denaro a titolo di ”regalo” perché vuole comprare uno yacht. Liliane Bettencourt appare sempre in grado di fronteggiare queste richieste fingendo di aderire e tirandola per le lunghe.
23 ottobre 2009 – la signora Bettencourt al telefono con Patrice de Maistre:
De Maistre vengo subito al punto: intende ancora farmi un regalo? Se è così meglio in Svizzera, non qui in Francia. Potrei comprare la barca dei miei sogni. Bettencourt La barca? De Maistre Sì, è una barca che vorrei comprare. Ma posso farne anche a meno. Bettencourt E come dovremmo fare? De Maistre Debbo vedere come posso far rientrare i soldi in Francia. Bettencourt Dalla Svizzera? De Maistre Sì. Posso farli avere a lei e lei poi me li restituisce. Bettencourt vuole andare in Svizzera? De Maistre Non io. Troverò qualcuno. Non voglio che in banca sappiano che il denaro è per me. In ogni caso se mi farà questo regalo sarò un uomo felice. Dalle intercettazioni – a parte gli aspetti politici, i maneggi di Eric Woerth a favore della moglie Florence e gli accenni a eventuali interventi di Sarkozy in persona per insabbiare le indagini – emerge che Francois-Marie Banier, il presunto amante/amico/consigliere/favorito dell’ereditiera, affascinava e, al contempo, terrorizzava la signora Bettencourt. Continua a dipingersi come un artista, una uomo colto che disprezza il denaro, ma altri personaggi della tragicommedia – tra cui la stessa signora Bettencourt – lo definiscono un uomo ”che chiede troppo”. E infatti sentite cosa dice la signora Bettencourt al telefono il 17 settembre parlando con Patrice de Maistre.
Bettencourt: Ho la sensazione che Banier voglia venire a trovarmi domani per chiedermi qualcosa. Sa di cosa si tratta? De Maistre No. Forse le vorrà chiedere del denaro.
Bettencourt No, non si tratta di questo. Ieri sono stata dal notaio... e ci sono ancora cose che nel testamento non ho lasciato a nessuno.
De Maistre Spero non abbia intenzione di lasciare i gioielli a Banier. Bettencourt E a chi dovrei lasciarli? De Maistre Non so. Ci penseremo. Alle brutte può venderli e dare il ricavato ai poveri. Ma dar-li a Banier che senso avrebbe? Bettencourt No, no, no!!
Pascal Bonnefy, l’ex maggiordomo, sostiene di aver intercettato le telefonate perché disgustato da quanto stava accadendo. Poi ha passato le intercettazioni alla figlia della signora Bettencourt la quale, a sua volta, le ha consegnate alla polizia. Il tribunale che è chiamato a giudicare il signor Banier per ”circonvenzione d’incapace” ha deciso di avviare una indagine sulle registrazioni prima dell’inizio del processo. Un altro tribunale ha deciso che, pur ottenute illegalmente, le intercettazioni sono di ”pubblico interesse” e ne ha autorizzato la pubblicazione. E in una conversazione del 19 novembre entrano in campo anche gli Agnelli. Il signor de Maistre sta tentando di spiegare alla signora Bettencourt che deve fare in modo che il suo nipote preferito diventi titolare della quota di famiglia dell’Oreal.
De Maistre Lo ha fatto anche la famiglia Agnelli. Il nipote, John Elkann, ha preso il controllo dell’azienda di famiglia.
Bettencourt un cognome ebreo?
De Maistre Sì, non è strano? Dove c’è il denaro ci sono gli ebrei (e scoppia a ridere).
Bettencourt Io non sono affatto antisemita (sua figlia, Francoise, è sposata con il figlio di un rabbino, Jean-Pierre Meyers). Certo che a volte l’anziana signora non sembra nemmeno credere a quello che fa. Basta ascoltare questa intercettazione del 12 marzo 2010 da cui risulta che il signor Banier è stato nominato suo unico erede, a parte il 30% delle quote dell’Oreal già cedute alla figlia e a due nipoti. Jean-Pierre Normand (notaio): Banier vuole modificare a suo favore il testamento. Preferisce... Bettencourt preferisce cosa? Normand non vuole più essere indicato come legatario.
Bettencourt Come cosa?
Normand legatario; ricorda il documento che abbiamo firmato... Bettencourt Quanto ho lasciato a Francois-Marie? Che quota? Normand Unico erede. Bettencourt cioè a dire? Normand (con un filo di voce) tutto. Bettencourt Oh, no!! Normand Sì, è esattamente quello che ha fatto. Me lo ha detto lei. Bettencourt Chi? Io? Normand Sì, me lo ha detto lei. Bettencourt ma no, suvvia! Non è così. Dobbiamo risolvere immediatamente questa questione. E (per ora) cala il sipario.