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 2010  luglio 08 Giovedì calendario

IL RECORD DI IMPULSE. VOLA 24 ORE GRAZIE AL SOLE


Ventiquattro ore di volo senza mai atterrare: questo l´obiettivo che si sono posti i progettisti di "Solar Impulse", un aeroplano davvero speciale, alimentato solo da energia solare. Partito ieri mattina quando mancavano pochi minuti alle 7 dall´aeroporto svizzero di Payerne, l´aereo ha raggiunto la quota massima prevista di 8.500 metri nel pomeriggio: un´altezza ed un momento della giornata che ha permesso alle celle fotovoltaiche di caricare al massimo le batterie. Queste, nell´intento dei loro progettisti, avrebbero poi erogato energia sufficiente per alimentare i 4 motori da 10 cavalli durante la notte.
L´aereo, al quale è stato data la sigla di HB-SIA, pesa come un´utilitaria (circa 1600 kg), ma ha un´apertura alare da velivolo di linea: 63,4 metri.
Poco prima di partire il pilota Andre Borschberg ha detto: «Da 7 anni ad oggi l´intero gruppo di lavoro ha partecipato appassionatamente a questo progetto che oggi vede un decisivo passo verso l´impresa finale». Già, perché la meta ultima non è rimanere 24 ore in cielo, bensì restarci tra i 20 e i 25 giorni, il tempo necessario per circumnavigare la Terra.
HB-SIA è ricoperto da 12.000 celle solari, delle quali una parte fondamentale è stata costruita in Italia. Spiega Vincenzo Arcella, responsabile della ricerca di Solvay Solexis di Bollate (Mi) che ha lavorato al progetto: «Per dare resistenza alle celle fotovoltaiche abbiamo dovuto ideare una particolare pellicola, chiamata Halar, che da un lato dà resistenza alle celle stressate dallo scuotimento delle ali e contemporaneamente permette ai raggi solari di raggiungere la cella sottostante». Anche le batterie al litio sono state costruite ad hoc dalla medesima società. «Abbiamo ridotto il più possibile il loro peso in rapporto all´energia che esse accumulano, ma abbiamo fatto anche sì che esse possano lavorare a - 50 gradi (condizioni che si trovano a 8-9.000 m d´altezza) e a temperature molto più elevate che si incontrano a 1.500 m di quota», ha spiegato Srinivasan Padmanabhan, responsabile Markets & Technology Intelligence di Solvay.
L´idea di realizzare questa avventura è nata da Bertrand Piccard, il quale, nel 1999, fu il primo essere umano a circumnavigare il globo con un pallone aerostatico. A lui poi si sono aggiunti decine di consulenti e ricercatori che si sono appassionati all´impresa.
Piccard crede che l´energia solare avrà un ruolo fondamentale anche nel trasporto aereo. E questi primi voli sono paragonabili a quelli dei fratelli Wright quando, oltre 100 anni fa, tentavano di far volare il primo aereo.
Il decollo di Solar Impulse è avvenuto alla velocità di circa 35 km orari; il velivolo si è lentamente incuneato nel cielo della Svizzera. Dopo circa un´ora dalla partenza si trovava a 2.700 m di quota sopra le montagne del Jura, a est del lago di Neuchatel. A mezzogiorno Piccard ha indetto una prima conferenza stampa nella quale ha sottolineato che tutto procedeva per il meglio. Subito dopo Borschberg raggiungeva i 4.300 metri, quota alla quale ha indossato la maschera d´ossigeno, in quanto la cabina di pilotaggio non è pressurizzata. E poi via via sempre più su fino a raggiungere la quota massima. Dopo la massima ricarica delle batterie, ottenuta attorno alle 16 e, successivamente, il tramonto del Sole, è iniziato il momento con maggiori incognite: il viaggio al buio.
Tutto di questo viaggio è stato registrato nei minimi dettagli perché servirà per costruire un modello di aereo solare ancora più grande, che dovrebbe essere pronto alla fine del 2011 o agli inizi del 2012. HB-SIB, questa la sigla di Solar Impulse 2, sarà quello della meta finale. Anche se attualmente la data della circumnavigazione del pianeta è fissata per il 2012, i costruttori non escludono che prima dell´obiettivo finale tenteranno la traversata atlantica per posporre al 2013 la rivoluzione attorno al pianeta.