Nicola Pini, Avvenire 8/7/2010, 8 luglio 2010
DOPO I DISASTRI, PRIORIT ALLA PROTEZIONE Nel giro di dieci anni 100 città cinesi supereranno il milione di abitanti, e le megapoli con oltre 10 milioni saliranno da tre a oltre una decina
DOPO I DISASTRI, PRIORIT ALLA PROTEZIONE Nel giro di dieci anni 100 città cinesi supereranno il milione di abitanti, e le megapoli con oltre 10 milioni saliranno da tre a oltre una decina. Oltre il 60% dei cinesi vivrà nelle aree urbane. Uno scenario che obbliga le autorità ad accelerare le politiche per l’ambiente. La domanda di energia sarà infatti più che raddoppiata rispetto a oggi e senza aggiustamenti il 42% dell’incremento mondiale nelle emissioni di Co2 sarà dovuto alla Cina. Nel ventennio di industrializzazione senza limiti l’ecosistema cinese è stato duramente colpito. Come emerso in un convegno organizzato a Pechino da Intesa Sanpaolo nel corso della missione italiana, sul 30% del territorio cadono piogge acide, oltre il 75% dei corsi d’acqua che attraversano le aree urbane non sono potabili né pescabili, il 30% non può essere utilizzato nemmeno per l’irrigazione, al nord sono inquinate il 95% delle falde acquifere sotto le città. Protezione ambientale, riduzione dei consumi di energia e limitazione delle emissioni sono diventate così priorità . Nel 2008 il Paese asiatico era il già 2° importatore mondiale di tecnologie per l’efficienza energetica e il quarto per le energie rinnovabili. Ma anche il primo esportatore per l’efficienza energetica, il 4° per la protezione ambientale e il 5° per le rinnovabili.