Sergio Perego, ItaliaOggi 7/7/2010, 7 luglio 2010
DAL DESERTO L’ENERGIA PER L’EUROPA
Arriverà dal Nordafrica l’energia per il Vecchio continente. Il progetto si chiama Transgreen e consiste in una rete sottomarina in grado di convogliare verso l’Europa l’elettricità solare prodotta a sud del Mediterraneo, precisamente nel Maghreb. Saranno della partita, dunque, Marocco, Tunisia, Algeria e Libia.
Dodici imprese, tra cui l’italiana Prysmian, si sono impegnate a creare un consorzio di cui la francese Edf sarà capofila. In attesa che gli investitori finali (aziende elettriche, organismi pubblici e di finanziamento) decidano di dedicare un miliardo di euro a ciascuna linea sottomarina, Transgreen dovrà fissare gli schemi di lavoro, sviluppare le cooperazioni e favorire i progetti. Per questo ha a disposizione 2-3 milioni di euro.
L’iniziativa è nata dall’Unione per il Mediterraneo (Upm), che raggruppa i paesi che si affacciano sul mare. Nonostante le polemiche che avevano accompagnato la nascita e lo sviluppo dell’Ump, ora gli ostacoli sembrano superati. Non, però, quelli economici: i finanziamenti sono ancora da trovare. Attori pubblici e privati sono ancora latitanti, a parte un fondo di Abu Dhabi. Il periodo di crisi non facilita le cose.
Sul versante operativo, all’Europa toccherebbe anche il cofinanziamento di nuove centrali nel Maghreb e sul circuito mediterraneo. Si tratta di un modo, per i paesi membri, di rispettare il loro impegno di consumare il 20% di energie rinnovabili entro il 2020. André Merlin, candidato alla presidenza di Transgreen, alla guida del consiglio di sorveglianza della rete francese del trasporto di elettricità, sostiene che il rendimento, molto superiore, del solare nei paesi del sud dovrebbe compensare i costi di trasporto transmediterraneo. I promotori del progetto stimano l’esportazione verso l’Europa di un quarto dei 20 mila megawatt previsti dal piano, vale a dire 5 mila mw nell’arco di un decennio. Con questa scadenza si dovrebbe arrivare alla costruzione di cinque o sei interconnessioni sottomarine, del costo di circa un miliardo di euro ciascuna. L’investimento totale si aggirerà sui 40 miliardi, di cui 8 per i collegamenti.
Transgreen, secondo alcuni, rappresenta la risposta francese al progetto tedesco Desertec, che prevede giganteschi campi solari ed eolici nel deserto del Sahara entro il 2050. Ma a Parigi smentiscono e lanciano ramoscelli d’ulivo: le due iniziative sono complementari. Meglio non scatenare nuove offensive in ambito energetico.