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 2010  luglio 07 Mercoledì calendario

UN BALCONE CINESE SULLA NORD COREA

Il turismo bacia la cittadina cinese di Tumen, che si trova al confine con la Corea del Nord. Al di là del fiume che porta lo stesso nome si apre un altro mondo: due universi a poca distanza. Tumen, con i suoi edifici moderni, i suoi parchi e una vita notturna abbastanza animata, è una realtà vivace, considerata anche l’enorme distanza dai grandi centri urbani.
Di sera la gente passeggia gustando gli spiedini e sbirciando il territorio coreano. Di giorno si è sviluppato un commercio bizzarro per i turisti, molti dei quali vengono dalla Corea del Sud per provare un brivido stando di fronte al paese proibito: con un cannocchiale a pagamento si può osservarne l’inizio. Ma a Tumen si possono comprare gingilli vari, sigarette nordcoreane ma anche russe, visto che la frontiera con Mosca è soltanto a un’ora e mezza di auto verso Est.
Il primo borgo della Corea del Nord, Namyang, sembra privo di vita. Si vedono immobili un po’ decrepiti, balconi sui quali asciuga la biancheria: unici indizi, almeno al binocolo, della presenza umana. Per il resto sembrerebbe un grande villaggio abbandonato. Sulla strada che costeggia la frontiera, un ponte fatto saltare dai giapponesi nel 1945 forma un balcone al di sopra della Corea del Nord. Tutto tace, non si vedono soldati né da una parte né dall’altra. Più a sud, lungo il fiume, di fronte a una piccola stazione si distingue il ritratto di Kim Il-Sung, padre della patria nordcoreana e dell’attuale leader Kim Jong-Il.
Pechino ha un’ossessione, che è uno dei motivi per cui continua a sostenere Pyongyang: impedire, nel caso di una destabilizzazione del regime, l’arrivo in massa di rifugiati. In numerosi punti della frontiera i soldati cinesi hanno eretto chilometri di palizzate. In realtà si tratta di una debole barriera, che non impedirebbe il passaggio di eventuali disperati. Anche ora, di notte, non mancano nordcoreani che attraversano il fiume Tumen per procurarsi cibo.

Intanto, nella cittadina cinese, si è sviluppato un altro commercio: sono state costruite piccole zattere per i turisti. Con l’approvazione delle autorità di Pyongyang, i gondolieri portano con sé i visitatori per una rapida escursione sulle acque coreane. Non c’è nulla di particolare da vedere, vista la fitta vegetazione: eppure gli affari prosperano.