Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2010  luglio 07 Mercoledì calendario

LETTERE – COMPAGNI E CAMERATI

Caro Romano, lei ha parlato del termine «compagni» per i simpatizzanti di sinistra e di «camerati» per chi è di destra. Non è strano che in francese compagno si dica invece «camarade»?
Luciana Mazza, Monza
In francese «camarade» designa i militari e gli studenti di un collegio che condividono lo stesso dormitorio, mentre «compagnon» è usato per coloro che viaggiano insieme o sono membri di una stessa corporazione professionale. Il termine «camerata» divenne inutilizzabile per la sinistra italiana quando il fascismo se ne appropriò, dopo la Grande guerra, per accreditarsi come il migliore rappresentante del «popolo delle trincee». In Francia, dove il fenomeno fascista fu meno rilevante, «camerata» rimase invece il termine preferito dai partiti di sinistra. A tal punto che i membri dell’«Ordre de la libération», creato dal generale De Gaulle nel novembre 1940, preferirono definire se stessi «compagnons».
Sergio Romano