Lettere a Sergio Romano, Corriere della Sera 07/07/2010, 7 luglio 2010
LETTERE – COMPAGNI E CAMERATI
Caro Romano, lei ha parlato del termine «compagni» per i simpatizzanti di sinistra e di «camerati» per chi è di destra. Non è strano che in francese compagno si dica invece «camarade»?
Luciana Mazza, Monza
In francese «camarade» designa i militari e gli studenti di un collegio che condividono lo stesso dormitorio, mentre «compagnon» è usato per coloro che viaggiano insieme o sono membri di una stessa corporazione professionale. Il termine «camerata» divenne inutilizzabile per la sinistra italiana quando il fascismo se ne appropriò, dopo la Grande guerra, per accreditarsi come il migliore rappresentante del «popolo delle trincee». In Francia, dove il fenomeno fascista fu meno rilevante, «camerata» rimase invece il termine preferito dai partiti di sinistra. A tal punto che i membri dell’«Ordre de la libération», creato dal generale De Gaulle nel novembre 1940, preferirono definire se stessi «compagnons».
Sergio Romano