Alfredo Barba, Libero, 7/7/2010, 7 luglio 2010
IL PARLAMENTO TI FA RICCO (IN ITALIA) SE VIENI ELETTO GUADAGNI IL 78% IN PIU’
Il Parlamento ti fa ricco. Quello italiano un po’ di più degli altri. Lo dimostra una ricerca
effettuata, per impulso della Fondazione Rodolfo Debenedetti e appena pubblicata in forma
di libro da Università Bocconi Editore (La classe dirigente, di Tito Boeri, Antonio Merlo, Andrea Prat). Il volume prende in esame politici e manager del nostro Paese, mettendoli a confronto con i colleghi statunitensi. I dati che emergono sono piuttosto interessanti. Il periodo preso in esame va dal 1948 al 2008, cioè praticamente tutta la storia della
nostra Repubblica. Tutte le cifre relative agli stipendi sono calcolate in euro e in termini
reali. Si scopre, per esempio, che l’indennità parlamentare annua è aumentata da 10.712
euro nel ”48 a 137.691 nel 2006 (ultimi dati disponibili). Il che significa un aumento medio del 9,9 per cento all’anno e un incremento totale del 1.185,4 per cento. Mica male, considerando che negli Stati Uniti la retribuzione è cresciuta soltanto dell’1,5 per
cento all’anno. Se durante la fase iniziale della prima Repubblica i nostri politici erano «sottopagati », nella seconda Repubblica lo stipendio medio ha continuato a crescere superando quello degli americani. Sempre facendo riferimento alla seconda Repubblica, si può notare la sproporzione fra gli stipendi dei parlamentari e quelli dei normali cittadini. Nel 1985, l’indennità dei politici era 4,2 volte superiore allo stipendio medio annuo di un lavoratore. Nel 2004, era 6,5 volte maggiore. Eppure, chiosano gli economisti, «i parlamentari italiani possono continuare a ottenere retribuzioni addizionali, oltre
all’indennità parlamentare». Insomma, entrare in politica è un vero affare, poiché all’en -
trata in parlamento corrisponde un’impennata del reddito.
Anche perché tra il 75 e il 90 per cento dei parlamentari eletti negli ultimi anni hanno «un
reddito inferiore allo stipendio da parlamentare». «Il reddito annuale di un quarto dei parlamentari più che raddoppia dopo il loro ingresso in parlamento», si legge
nell’esame dei dati del periodo dagli anni Ottanta a oggi. Il risultato
è il seguente: «Complessivamente, l’incremento medio del reddito annuale dopo l’ele -
zione in Parlamento è del 77,8 per cento». Un anno di mandato, secondo la ricerca, aumenta il reddito di circa 4.276 euro. Oltre all’indennità parlamentare, ovviamente, bisogna calcolare anche il reddito extra, il quale ottiene benefici dall’attività politica. Cosa che non avviene per esempio negli Stati Uniti, dove i legislatori non possono accumulare altri redditi oltre l’indennità. Il risultato è che un politico americano ottiene benefici economici solo una volta terminata la carriera, ma per poco tempo. Guadagna qualcosa in più (2,6%) soltanto il primo anno dopo la fine del mandato, poi le cifre scendono
rapidamente. Fa abbastanza impressione anche il confronto fra politici e manager italiani, che già non sono bassi. In questo caso, i dati prendono in esame il periodo tra il 1985 e il 2004. Si scopre che il reddito dei manager è aumentato del 2,9% all’anno, quello
dei parlamentari del 3,8%. In sostanza, un politico guadagnava circa l’1,8% in più di un manager. Beato chi viene eletto.