Varie, 7 luglio 2010
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Rose Flemming
• Kastrup (Danimarca) 11 marzo 1958. Giornalista. Corrispondente da Mosca e Washington per 14 anni, tornato in Danimarca per guidare il settore cultura del ”Jyllands Posten”, il maggiore quotidiano danese, di orientamento liberale, nel settembre 2005 commissionò alcune immagini di Maometto la cui pubblicazione scatenò nel febbraio 2006 violente proteste in tutto il medio oriente (morti e feriti) • «[...] ”[...] ho notato troppi casi di autocensura: Kåre Bluitgen, autore di un libro per bambini sulla vita di Maometto, non trovava illustratori; a Londra, la Tate Gallery ha scelto di nonmostrare God is Great, un’opera di John Latham sui punti di contatto tra le religioni; il comico danese Frank Hvam ha detto che nei suoi sketch poteva forse dileggiare la Bibbia ma aveva paura di prendersela con il Corano; in tutta Europa non si trovavano traduttori di un libro di Ayan Hirsi Ali e chi lo faceva preferiva restare anonimo, ad esempio in Finlandia, per non fare la fine di Theo Van Gogh [...] Da responsabile del settore cultura, ho pensato che avremmo potuto fare il solito articolo, o qualcosa di più incisivo. Così ho scritto una lettera a 25 disegnatori danesi, chiedendo di raffigurare la loro idea di Maometto”. venuto fuori un arcigno signore con gli occhi cattivi, la barba, il naso adunco e una bomba in testa. ”Io avevo domandato immagini, non satira. I 12 disegnatori che hanno accettato hanno scelto le caricature perché è nella nostra tradizione. Da secoli prendiamo in giro il governo, la famiglia reale, il Papa, i potenti, chiunque. Nessuno è intoccabile, neanche la comunità musulmana può esserlo. L’intento non era affatto provocatorio: nel commento pubblicato accanto alle vignette, ho scritto che chiedere un trattamento speciale per gli islamici era incompatibile con la democrazia e la libertà di espressione. Riconoscevo che i risultati del dileggio non sono sempre felici o belli da vedere, ma aggiungevo che l’importante adesso è frenare la corsa all’autocensura [...] In Danimarca, molti musulmani si sono sentiti offesi e hanno protestato, come era loro diritto, altri hanno capito che il nostro nemico non è affatto l’Islam ma l’oscurantismo. In ogni caso, nessuno ha provocato disordini gravi. La coscienza civile dei danesi, cristiani emusulmani, è aumentata. Di questo sono fiero. E i tribunali ci hanno dato ragione. Un gruppo di imam radicali tra cui Abu Laban, fan dichiarato di Osama Bin Laden, non si è arreso e ha organizzato un viaggio inMedio Oriente per sollevare le folle raccontando bugie [...] Intanto, che il Jyllands Posten è un giornale xenofobo di estrema destra: non lo è affatto, siamo un rispettabile quotidiano conservatore, di centro-destra. Poi, che nelle vignette c’erano scene di sesso con animali, pedofilia, e Maometto raffigurato con la testa di maiale. Tutte falsità gratuite propagandate per scatenare un odio insensato [...]”» (StefanoMontefiori, ”Corriere della Sera” 6/2/2006).