la Repubblica, 7/7/2010, 7 luglio 2010
LE VACANZE DEL PAPA
Il palazzo apostolico di Castel Gandolfo è stato acquistato dalla Camera Apostolica nel 1596 e incorporato come patrimonio inalienabile della Santa Sede nel 1604. Il progetto del palazzo pontificio fu affidato a Carlo Maderno che lo realizzò con l’aiuto dei suoi assistenti.
Dopo la sua elezione nel 1623 Urbano VIII iniziò la costruzione di un edificio sul sito della villa romana dell’imperatore Domiziano. Alessandro VI fu il primo pontefice a villeggiarvi. Il palazzo tornò a essere frequentato nel 700 da Benedetto XIV che lo ristrutturò. Occupato dalle truppe napoleoniche, fu restaurato da Pio VII e Pio VII.
Abbandonato con la fine dello Stato pontificio, nel 1870, il castello tornò a essere residenza papale con Pio XI. Proprio Pio XI fece costruire i collegamenti tra le tre proprietà confinanti: da allora l’insieme costituisce un parco di 55 ettori.
La facciata principale e l’ala occidentale furono completate con il contribuito di Gian Lorenzo Bernini. Nel 1934 Pio XI fece allestire all’ultimo piano del Palazzo Apostolico, sotto la torre, la sede dell’osservatorio astronomico vaticano, noto come Specola Vaticana.
LA GIORNATA DI BENEDETTO XVI IN VACANZA A CASTEL GANDOLFO:
Il papa si sveglierà mezz’ora più tardi e dirà messa alle 7,30 invece che alle 7. Poi una passeggiata nella Villa recitando il rosario.
Ospiterà il fratello, padre Georg, con cui si intratterrà assieme ai suoi due sottosegretari personali, il tedesco monsignor Gaenswein e il maltese monsignor Xuereb.
Leggerà testi sacri seguendo la bibliografia teologica. Suonerà il pianoforte dedicandosi soprattutto ai suoi autori preferiti, Mozart e Hayen.
Comincerà a scrivere il suo nuovo libro sui Vangeli dell’infanzia di Gesù. Butterà già i primi appunt per la nuova Enciclica, relatva alle virtù della Fede.
Il Papa sarà accudito da quattro donne laiche dell’ordine delle Memores Domini, che prepareranno per lui pasti biologici.