Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2010  luglio 06 Martedì calendario

Gli investitori temono che alcuni governi locali americani finiranno per fare default. ”C’è il forte rischio che nella seconda parte dell’anno l’attenzione per la solidità dei conti pubblici si sposti dall’Europa agli Stati Uniti” dice Robert Parker di Credit Suisse

Gli investitori temono che alcuni governi locali americani finiranno per fare default. ”C’è il forte rischio che nella seconda parte dell’anno l’attenzione per la solidità dei conti pubblici si sposti dall’Europa agli Stati Uniti” dice Robert Parker di Credit Suisse. Puntando il dito contro singole municipalità di California, Illinois, Michigan e Stato di New York. Nel 2011 gli stati federali avranno un deficit di 89 miliardi di dollari, nel 2008 il buco è ammontato a 300 miliardi. Le municipalità possono fare default e, a seconda delle leggi del singolo stato, andare in bancarotta. Gli spread tra i Babs (i Build America Bonds, emessi dalle municipalità) e le obbligazioni del Tesoro sono a 228 punti, il massimo dall’ottobre scorso quando Barclays ha iniziato a tracciare il loro andamento.