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 2010  luglio 06 Martedì calendario

AMARSI A LONDRA AL TEMPO DELLE CASTE UNA COPPIA INDIANA SFIDA LA TRADIZIONE

Giulietta e Romeo, al tempo delle caste. Solo che il tempo è oggi, e il luogo è Londra. Due ragazzi inglesi, ma di origine indiana. Lui un "intoccabile", la categoria degli impuri e dei miserabili; lei una bramina, la classe più alta, quella dei custodi della fede e del sapere. Due giovani innamorati, divisi da un´antica tradizione che vieta le unioni tra membri di caste differenti, ufficialmente messa al bando quando l´India acquisì l´indipendenza, in realtà ancora osservata da molti. Umiliati, offesi, spinti da colleghi, parenti e amici a separarsi, questi due moderni Giulietta e Romeo – diversamente dai predecessori shakesperiani – sono rimasti insieme, si sono sposati, hanno avuto un figlio. E un giorno hanno raccontato la loro storia alla camera dei Lord, affinché l´arcaico sistema delle caste sia vietato dalla legge britannica e perseguito come forma di discriminazione.
I nomi dei protagonisti non sono noti. Il Times di Londra, che rivela la vicenda, concede loro l´anonimato per proteggerli da ulteriori vessazioni. Chiamiamoli perciò come i due personaggi creati dalla fantasia di Shakespeare. Premessa: la costituzione indiana del 1949 abolì le caste, riservando specificatamente una quota di posti di lavoro nel pubblico impiego a coloro che provenivano dalle caste più basse, o dalla sottocasta dei "dalit", gli impuri, i paria, gli intoccabili, ai quali nell´India del passato venivano assegnati i mestieri più infami, come raccogliere feci nelle strade. Ma un´ampia parte della società indiana ha continuato a rispettare le caste: con i bramini sulla sommità della piramide sociale, seguiti dalla casta dei guerrieri e dei governanti, quindi da quella di agricoltori e commercianti, poi da quella dei servi. E quando milioni di emigranti indiani sono sbarcati nel Regno Unito, molti hanno portato con sé l´antica legge che proibiva i matrimoni tra appartenenti a caste diverse.
Giulietta, figlia di bramini, non è religiosa. Si laurea in legge, inizia a lavorare come praticante in un importante studio legale, in una città delle Midlands, cuore dell´Inghilterra. Lì un giorno i suoi occhi incontrano quelli di un altro giovane di estrazione indiana: Romeo, praticante nel suo stesso studio. E´ amore al primo sguardo. E, per un po´, va tutto bene. Ma quando colleghi, amici e familiari scoprono che lui proviene da una famiglia di "intoccabili", la loro relazione diventa uno scandalo. Anche i senior partner dello studio sono indiani. Cominciano a fare pressioni su Giulietta perché lasci il fidanzato. Maltrattano lui, cercano di allontanarlo. Due brillanti carriere si arenano per una chiara forma di discriminazione.
I due giovani si rivolgono a un avvocato specialista di queste cause. Sennonché l´Equality Act, la legge che punisce discriminazioni sulla base del sesso, della religione, della razza, non ne prevede sulla base delle caste. E´ ovvio: siamo in Gran Bretagna, nel ventunesimo secolo, dove può esistere il razzismo, ma non certo la discriminazione tra bramini e intoccabili, no? E invece sì, esiste anche quella. Giulietta e Romeo non demordono. Si sposano. Hanno un figlio. Non ricevono cartoline d´auguri e doni da parenti ed amici: sono diventati, a tutti gli effetti, due intoccabili. Ma non si arrendono nemmeno davanti a questo. Ottengono un´udienza a porte chiuse davanti a una commissione della camera dei Lord. Raccontano la loro storia. E i Lord, impressionati, aggiungono – due mesi fa – una piccola clausola all´Equality Act, includendovi la discriminazione sulla base delle caste. In autunno il parlamento deciderà se vietarla espressamente per legge.
Il pregiudizio di casta provoca abusi e violenze, anche oggi, anche tra gli indiani d´Inghilterra. Gli intoccabili sono sottoposti a prese in giro e bullismo. Uno confessa che a scuola i compagni lo costringevano a pulire i gabinetti. Altri parlano di rapporti d´affari interrotti, di amori vietati. Nel 2005, una giovane londinese di 25 anni fu massacrata dal padre, dal fratello e dai cugini, perché aveva confessato di amare un uomo di una casta inferiore. Ma le organizzazioni induiste non ammettono volentieri il problema, temendo che riconoscere l´esistenza del sistema delle caste serva a colorare con uno stereotipo razzista tutta la loro comunità, facendola passare per retrograda. «Invece di occuparsi delle caste dell´India», dice in proposito Bharti Tailor, segretario generale dell´Hindu Forum of Britain, «perché gli inglesi non si preoccupano delle loro insuperabili differenze di classe? Non è forse una casta anche la famiglia reale?». Come che sia, Giulietta e Romeo sperano che la loro storia abbia un lieto fine. Anche gli amori difficili possono essere felici.