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 2010  luglio 06 Martedì calendario

MATURO MA NON SA L’ITALIANO

Per le commissioni d’esame, il 23% dei maturandi raggiunge l’eccellenza nelle prove finali d’italiano. Ma se le stesse prove le rivedono correttori esterni (rigorosamente del Nord per ragazzi del Sud, e poi del Sud per ragazzi del Nord) la quota degli eletti non supera il 4%. Ma non solo. La metà ha insufficienze nelle competenze grammaticali e nell’ideazione di un elaborato, oltre la metà, quasi il 56%, non raggiunge il 6 in quanto a competenza lessicale e semantica, ovvero si conoscono poche parole e si usano sempre le stesse strutture nella costruzione di una frase. Insomma, un vero disastro. Sono i risultati della valutazione fatta dall’Invalsi sugli esami di stato del 2009. L’istituto ha esaminato i risultati della prova di Italiano, confrontando il giudizio delle commissioni con quello di alcuni esperti selezionati. Ed emerge che i commissari sono stati di manica larga. La quota delle insufficienze è del 12,6% per i commissari e del 57% secondo gli esperti Invalsi; la quota degli elaborati meritevoli di un voto elevato è pari al 23% per i commissari e al 4% per i correttori Invalsi. Al Sud voti immeritatamente troppo alti rispetto al Nord, sempre secondo l’Invalsi. La situazione poi peggiora nei tecnici e professionali rispetto ai licei, dove pure non è idilliaca: ha un voto alto solo il 6%. «Solo il 20% degli studenti usciti dalle medie con un sufficiente», spiega ancora Piero Cipollone, presidente Invalsi, «è stato in grado di ottenere lo stesso giudizio alla maturità, quattro su cinque sono passati all’insufficienza». Perché? Sul banco degli accusati sono finite l’eccesso di materie di studio e di lezioni frontali.