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 2010  luglio 04 Domenica calendario

Corsivo - ELOGIO DEL BASKET- Nel basket nessuno segna mai illecitamente con un piede, nessuno si sbraccia per segnalare falli o posizioni irregolari, nessun arbitro può seriamente condizionare un risultato, nessuno si butta a terra simulando falli improbabili o inesistenti (nel basket sei considerato uno scemo, se ti butti) e questo nonostante ci si meni come bestie e il contatto fisico sia tutto o quasi, e comunque: quasi nessuno nel basket s’infortuna per colpa di un altro giocatore, nessuno rimane a terra dolorante se non si è fatto male per davvero, nessuno perde tempo odiosamente visto che vige il tempo effettivo e sono concessi meno di trenta secondi per tirare, nessuno butta oggetti in campo, nessuno va all’aeroporto a contestare i giocatori, nessuno falsifica passaporti per ingaggiare un giocatore, nessuno salta allenamenti, nessuno sputa, nessuno vince ai rigori, nessuno spende più del possibile visto che c’è un tetto di spesa per ciascuna squadra, nessuna squadra che sia meno forte potrà mai batterne una nettamente più forte asfissiando la partita, nessuno dei giocatori si lamenta per una sostituzione, soprattutto: nessuno pensa che il basket, nel bene e nel male, sia una ragione di vita intesa come specchio di essa

Corsivo - ELOGIO DEL BASKET- Nel basket nessuno segna mai illecitamente con un piede, nessuno si sbraccia per segnalare falli o posizioni irregolari, nessun arbitro può seriamente condizionare un risultato, nessuno si butta a terra simulando falli improbabili o inesistenti (nel basket sei considerato uno scemo, se ti butti) e questo nonostante ci si meni come bestie e il contatto fisico sia tutto o quasi, e comunque: quasi nessuno nel basket s’infortuna per colpa di un altro giocatore, nessuno rimane a terra dolorante se non si è fatto male per davvero, nessuno perde tempo odiosamente visto che vige il tempo effettivo e sono concessi meno di trenta secondi per tirare, nessuno butta oggetti in campo, nessuno va all’aeroporto a contestare i giocatori, nessuno falsifica passaporti per ingaggiare un giocatore, nessuno salta allenamenti, nessuno sputa, nessuno vince ai rigori, nessuno spende più del possibile visto che c’è un tetto di spesa per ciascuna squadra, nessuna squadra che sia meno forte potrà mai batterne una nettamente più forte asfissiando la partita, nessuno dei giocatori si lamenta per una sostituzione, soprattutto: nessuno pensa che il basket, nel bene e nel male, sia una ragione di vita intesa come specchio di essa. Il basket non è come il calcio, non è come la vita. Questo spiega perché è il calcio quello che ci piace, che ci fa impazzire.