Bcas, il Giornale 18/6/2010, 18 giugno 2010
Franco Siccu, 47 anni e Giuseppe Longhitano, 49. Il Siccu, di San Vero Milis in provincia di Oristano, emigrato dal suo paese negli anni Novanta in cerca di lavoro, pizzaiolo nel ristorante Mamma Raffaele di Hannover, sposato con una tedesca, padre di una bambina, a detta di amici e parenti «ragazzo per bene, gran lavoratore, gioviale, per nulla tifoso di calcio e tantomeno attabrighe»
Franco Siccu, 47 anni e Giuseppe Longhitano, 49. Il Siccu, di San Vero Milis in provincia di Oristano, emigrato dal suo paese negli anni Novanta in cerca di lavoro, pizzaiolo nel ristorante Mamma Raffaele di Hannover, sposato con una tedesca, padre di una bambina, a detta di amici e parenti «ragazzo per bene, gran lavoratore, gioviale, per nulla tifoso di calcio e tantomeno attabrighe». Il Longhitano, pizzaiolo pure lui, origini siciliane, partito da Bronte 24 anni or sono, sposato, due figli di 19 e 20 anni. L’altra mattina i due, entrambi brilli, cominciarono a sfottere un Holger B. di anni 42, brillo pure lui, manovale, facendogli notare che l’Italia aveva vinto quattro Mondiali, uno più della Germania. I tre presero a discutere con foga ma a un certo punto l’Holger lasciò il locale e la faccenda sembrava finita lì. Invece andò a casa, prese una pistola, tornò nel bar e sparò un colpo nella testa del Longhitano. Il Siccu si gettò in giocchio implorando pietà ma il tedesco gli puntò l’arma alla nuca e sparò pure a lui. Alle 7.20 di lunedì 5 luglio nel bar «Columbus» sulla Muenzstrasse, ne quartiere a luci rosse di Hannover, Germania.