Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2010  luglio 05 Lunedì calendario

PRONTI A PARTIRE

La buona vacanza è come un buon piatto: va preparata con cura. Prendete il viaggio. Per ridurre al minimo il rischio di un’esperienza fantozziana, conviene controllare l’auto a tempo debito. In questo periodo i costruttori annunciano i «tagliandi estivi». Ma il fai-da-te non è impossibile. Si può cominciare dal liquido di raffreddamento del motore: è un attimo vedere il livello nella vaschetta. Un’occhiata al radiatore e ai manicotti, al liquido lavavetri, ai filtri, alle cinghie e ai morsetti della batteria. A questo punto, l’olio.
LE GOMME Per legge il battistrada non può essere inferiore a 1,6 mm: lo si misura con lo spessimetro, in vendita dai gommisti. Ma c’è anche un metodo meno scientifico. Basta inserire nelle fessure del battistrada una moneta da 1 euro: se il tassello copre la fascia dorata (alta 3,5 mm) si è in regola L’OLIO Il lubrificante non va scelto a caso: se non è quello giusto, quello indicato sul libretto di uso e manutenzione dell’auto, si può danneggiare il motore, intasare il filtro antismog o rovinare il catalizzatore e la sonda lambda. Esistono olii minerali (poco costosi), sintetici e semisintetici (di qualità e durata superiori). L’olio vecchio va portato in un’isola ecologica o in un centro del Consorzio degli olii usati (per informazioni numero verde 800 863048)
L’OLIO Un tempo si cambiava ogni 10-15mila km; oggi si arriva anche a 50mila. Esistono lubrificanti minerali (economici), sintetici e semisintetici (di qualità e durata superiori), ma se ne trovano anche di specifici. Se non si usa l’olio giusto, indicato sul libretto di manutenzione, si può danneggiare il motore, intasare il filtro antismog o rovinare catalizzatore e sonda lambda. Ma il vero problema non è cambiarlo, è smaltire il vecchio lubrificante: che non significa versarlo nel tombino, ma portarlo all’isola ecologica o in un centro del Consorzio degli olii usati (numero verde 800 863048). Stesso discorso per la batteria vecchia: rivolgersi al Consorzio nazionale batterie esauste (numero verde 800 869120).
LE GOMME Il loro stato di salute si vede innanzitutto dallo spessore del battistrada, che non può essere inferiore a 1,6 millimetri. Altrimenti si rischia una multa di 78 euro. Ma se la pressione è scarsa anche la gomma nuova si comporta male: si surriscalda, perde aderenza, allunga la frenata. Sul bagnato la situazione è ipercritica: se l’usura ha piallato i canali del battistrada, l’auto scivola sul velo di pioggia (fenomeno detto aquaplaning) che ricopre l’asfalto. La gomma sgonfia dura di meno e, facendo più attrito, peggiora il consumo (per l’Unione europea, la spesa cresce del 4% ogni 10% in più di «resistenza al rotolamento»). La pressione andrebbe misurata (con il manometro) almeno una volta al mese, a freddo: il giusto valore è indicato sul libretto di manutenzione. A pieno carico bisogna aumentare di 0,2/0,3 bar.
GLI AMMORTIZZATORI Condizionano la stabilità e la frenata. Dopo 60 mila km vanno fatti vedere. Ma è facile rendersi conto del loro stato: si dà una spinta verso il basso alla carrozzeria, davanti e dietro. Se l’auto torna all’altezza di prima con un movimento regolare, senza sussulti, è segno che sono efficienti.
I BAGAGLI risaputo: non esiste alcun rapporto tra la durata delle vacanze e il volume dei bagagli. Fine settimana o mese intero, cambia poco. Ma conviene caricare sapendo che aerodinamica e peso influenzano il comportamento dell’auto e il suo consumo. Viaggiare a 120 orari in autostrada, con un ingombrante carico sul tetto, significa bruciare il 40% in più di carburante. I box riducono l’impatto, ma arrivati a destina-
zione vanno smontati. Finestrini aperti? No grazie, almeno oltre gli 80 km/h: la resistenza all’avanzamento del veicolo peggiora di molto. Meglio rinfrescarsi con il climatizzatore (anch’esso da ispezionare: potrebbe essere ora di ricaricarlo con gas refrigerante e/o di cambiare il filtro antipolline).
IL GIUBBINO «Retroriflettente ad alta visibilità», che dal 2004 bisogna indossare quando si esce dall’auto in panne, fuori città, va tenuto a portata di mano. Pena, una multa di 38 euro e il taglio di 2 punti sulla patente. Stesso trattamento se si viaggia senza triangolo.
I DOCUMENTI Chi guida con la patente scaduta rischia una multa di 155 euro e il ritiro della licenza. Ritiro della carta di circolazione e 155 euro di multa se l’auto non è stata revisionata. Certificato di assicurazione e relativo contrassegno, più carta verde (per l’estero): se mancano, la multa è di 38 euro. Sanzione più pesante per la polizza scaduta: 779 euro e sequestro del veicolo.
GLI ANIMALI Con un solo animale domestico si può viaggiare liberamente, purché l’amico stia buono. Se gli animali sono più di uno, vanno tenuti nei trasportini o nel vano di carico (ovvio: della wagon o della monovolume) separato dall’abitacolo da un divisorio. Chi trasgredisce si becca una multa da 78 a 311 euro e il taglio di un punto sulla patente.
Roberto Iasoni