Alessio Ribaudo, Corriere della Sera 04/07/2010, 4 luglio 2010
MONOPOLI, «PARCO DELLA VITTORIA» DIVENTA CHIETI
Torino e Pisa ma anche Chieti e Reggio Calabria. Perfino Sanremo e Barletta. Ma di Milano, Bologna o Venezia nessuna traccia. Almeno nella classifica delle 22 città che, nel 2011, potranno esibire il gonfalone sul tabellone dell’edizione italiana del Monopoli. Anzi, Monopoly. Dallo scorso anno, infatti, il leader dei giochi da tavolo Hsbro ha preso il controllo della distribuzione anche in Italia e ha deciso di omologare il nome al resto dei 108 Paesi nel mondo (è tradotto in 40 lingue).
Novità che non si fermano al solo nome. Per festeggiare il traguardo dei 75 anni (oltre 750 milioni i giocatori e 275 milioni le scatole vendute) è stato ideato un tour lungo lo stivale, stilata una rosa di 140 città, inclusi capoluoghi di provincia e località rinomate come Taormina o Viareggio, da sostituire alle tradizionali vie e poi è stata aperta una democratica votazione su Internet. Per esprimersi era necessario registrarsi sul sito www. monopolyitalia. ecliccare sul nome sperando che facessero lo stesso altre decine di migliaia di persone.
Le due città più votate, oggi Chieti e Reggio Calabria, si sistemeranno al posto di Parco della Vittoria e viale dei Giardini mentre le ultime due (Terni e Cosenza) si dovranno «accontentare» di vicolo Corto e vicolo Stretto. Un vero successo visto che, a pochi giorni dalla conclusione’ fissata per il 28 luglio ”, sono arrivati un milione di voti. Dai risultati emerge che a comprendere il grande valore pubblicitario dell’operazione, a costo zero per giunta, sono stati i Comuni più piccoli. Come dimostra la capoclassifica Chieti che, malgrado, i 55 mila abitanti è riuscita a catalizzare quasi 160mila voti. Senza trucchi o inganni. Il «miracolo» è stato possibile grazie al tam tam scatenato sull’immancabile Facebook. Per sostenere la candidatura della propria città, infatti, sono stati creati decine di gruppi con migliaia di iscritti e si sono svegliati anche gli immancabili storici campanilismi. Così, in riva allo Stretto, Messina (242.864 abitanti) e Reggio Calabria (186.384 abitanti ) si sono date battaglia per aggiudicarsi i terreni migliori. Bravi i calabresi che con 110 mila voti sono secondi in classifica mentre i siciliani sono inchiodati a quota 30 mila e dovranno accontentarsi del decimo posto. Non solo. A Sanremo, per esempio alcune settimane fa, la città si è mobilitata organizzando un torneo in piazza con tanto di mega tabellone.
Sforzo premiato con l’undicesima posizione. Speranze al lumicino per grandi città come Genova (appena 1787 voti), Roma (1094 voti), Firenze (884 voti), Napoli (775 voti) e, appunto, Milano (1754 voti). Un distacco, che spiegano dalla Hasbro, è praticamente incolmabile. «Un vero peccato specialmente per Milano - spiega Cinzia Gerasi, responsabile marketing Hasbro Italia - per motivi storici visto che la versione tradizionale italiana si ispirava proprio a molte sue vie».
Esclusione, ironia della sorte, proprio quando, in vista dell’Expo 2015, le gru stanno trasformando la città in una sorta di grande Monopoly. Uno smacco ulteriore se si considera che nelle altre versioni «patriottiche», commercializzate all’estero, tutte le «grandi» hanno avuto un posto sulla plancia. New York negli Usa, Barcellona in Spagna, Marsiglia in Francia e Rio de Janeiro in Brasile. Chi pensa che, visti questi precedenti, potrebbero accadere «brogli» per far rientrare Milano si sbaglia. In Svizzera è rimasta fuori dal gioco il Canton Ticino. Niente da fare neanche dopo vibrate proteste dei cittadini di Lugano. Le regole sono regole e la società non è tornata sui passi.
Alessio Ribaudo