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 2010  luglio 03 Sabato calendario

 CACCIA ALLE IPO ITALIANE

Autunno caldo. Non per gli scioperi, ma per la finanza italiana sui mercati globali. Ho incontrato un senior banker a Wall Street che mi raccontava di un interesse forte (e misto a curiosità) per quattro deal importanti che arriveranno sul mercato in autunno con targa italiana e marchi di prestigio: Fiat, Unicredit (Pioneer), Intesa (Fideuram), Enel. Ognuno farà cose diverse ovviamente, ma il pronostico è ciascuno di questi gruppi si rivolgerà agli investitori a partire dal primissimo autunno. E dunque all’improvviso l’azienda Ialia si muove. Alle nostre "holding" interessano molto i fondi pensione americani. Ai banchieri americani interessano molto i ”deal”. Che almeno in due casi sono ancora aperti. Unicredit chiude l’avventura americana, vuole vendere Pioneer, ma non ha ancora scelto il banchiere d’affari cui affidare il mandato. Idem per Enel: ha annunciato che porterà in borsa diciamo il 30% della sua controllata Green Power. Ma siamo ancora in beauty contest, chi si aggiudicherà il collocamento dell’Ipo come global coordinator? Green Power promette bene. E’ il più grande operatore nei rinnovabili al mondo. Il valore stimato è di 10 miliardi di dollari e con i nuovi flussi di capitale potrà espandersi ancora di più. Passiamo a Fiat. Il global coordinator è scelto. Sarà Goldman Sachs. Ma ci sono ancora dei piccoli problemi: manca l’OK tecnico, si deve organizzare il voto dei bondholder (e la divisione di attivi e passivi) non c’è ancora un nome per la nuova ”azienda mezzi agricoli movimento terra”. Lo split si farà ovviamente. Ma non ci sarà un pacchetto pronto prima della fine dell’estate. L’obiettivo è chiaro il collocamento delle due unit separate, auto e mezzi pesanti porterà a una sommatoria del valore diviso superiore al prezzo unico. Infine Fideuram. Il gioco è aperto. Cosa sceglierà Intesa? Andrà avanti con un collocamento parziale? Venderà al migliore offerente? Continuerà a star ferma? Anche se per ora siamo in un momento di fredda, Fideuram è in ”play”. Di nuovo, per la fine dell’estate sapremo qualcosa. E anche se Mediobanca vanta, diciamo, un primato, gli americani vorrebbero ”aiutare”. In tutto questo ovviamente dovremo vedere come andrà il mercato. Diciamo che è meglio che la correzione sia in corso adesso che fra quattro mesi. Ma è anche tempo prezioso per prendere le misure. Se però la coincidenza di tempi e offerte ci sarà davvero, la forza d’urto ”azzurra” sui mercati sarà la più forte in un bel pezzo. Cominciate le prenotazioni.